Il parroco a messa: pagate la Tasi

Sacerdote dell’Azzanese ai fedeli stupiti: «Provvedete per tempo». Intanto crescono le code in Comune

AZZANO DECIMO. «Prima che andiate voglio ricordarvi che il 16 ottobre è l'ultimo giorno utile per pagare la prima rata della Tasi: mi raccomando, provvedete per tempo». A pronunciare queste parole non è stato un amministratore comunale al termine di un incontro pubblico, ma un parroco del comune di Azzano Decimo poco prima della fine di una messa da lui celebrata. Molti fedeli, sentita l'esortazione del sacerdote, si sono meravigliati. «Ma come – ha detto più di qualcuno – i sacerdoti ora si mettono a fare i “gabellieri” per conto del Comune?». È evidente, a dire il vero, la singolarità della sollecitazione, se non altro per il luogo e il momento dal quale è scaturita. Certo è che in un periodo storico come quello attuale, in cui– a causa della crisi economica – le tasse sono ancora più invise del solito, i contribuenti hanno probabilmente bisogno d’essere “spronati” a fare il loro dovere. E tutto può servire.

L’antefatto. Quanto verificatosi in una delle chiese del territorio, inevitabilmente, ha suscitato curiosità in più di un azzanese e qualche voce ha iniziato a circolare. Qualcuno sostiene che ad avanzare al sacerdote la richiesta di ricordare la scadenza fiscale sarebbe stata l’amministrazione comunale. Secondo quanto si è potuto apprendere con certezza, la richiesta sarebbe stata avanzata da un sacerdote. Allo stesso modo, non è da escludere che analoga istanza sia stata fatta propria e, quindi, riversata sui fedeli anche da qualche altro parroco. Il mistero è fitto tanto quanto le code che ancora si registrano per il pagamento dell'acconto della Tassa sui servizi indivisibili.

Caos in municipio. Non è bastato, per risolvere il problema delle interminabili attese, ampliare l’orario di apertura dell’ufficio attivato dal municipio per aiutare chi non riesce a provvedere in forma autonoma alla compilazione del modulo per il pagamento, che può avvenire esclusivamente in forma informatica. Scelta, quest’ultima, che ha messo in difficoltà numerosi cittadini, in particolare anziani: di qui la decisione della giunta di assumere una persona per seguire i contribuenti. A quanto pare, l’impiegato assunto ad hoc da solo non riuscirebbe a soddisfare tutte le esigenze, e così l’attesa può superare anche i 60 minuti.

Il passato insegna. Nel 2013, a causare più di una fibrillazione tra azzanesi e amministrazione, erano stati gli errori nel calcolo della tassa sui rifiuti: allora la colpa era ricaduta sull’azienda di Empoli incaricata della fatturazione dal municipio. Quest’anno come mai non si è riusciti a predisporre un sistema di pagamento meno “snervante”? Questo è quanto si domandano non solo i gruppi di opposizione, determinati a fare chiarezza sul caos venutosi a creare, ma anche molti azzanesi. In un quadro che di certezze non ne ha molte, un dato di fatto c’è: sino al 16 ottobre la situazione non rientrerà. E secondo qualcuno i problemi potrebbero prolungarsi anche oltre.

Massimo Pighin

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