Il Palazzo dei Provveditori diventa un museo

Acquisito dal Comune, ospiterà anche la sede della biblioteca e delle associazioni locali
Di Francesca Artico

MARANO LAGUNARE. La residenza dei governatori della Serenissima, il Palazzo dei Provveditori, ritorna alla comunità di Marano Lagunare per diventare un centro museale e culturale, ma anche sede della biblioteca e delle locali associazioni. L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Devis Formentin, ha infatti acquisito per 173 mila euro, l'importante Palazzo dei Provveditori, realizzato nel XV secolo. Dall’antivigilia di Natale fa parte del patrimonio comunale.

«È uno dei palazzi storici e più significativi del nostro paese- commenta il sindaco-, che era andato perso nei secoli, ed in particolare nell'ultimo. Ci sembrava doveroso recuperare questo palazzo che si trova in piazza Vittorio Emanuele II e, che dopo la sua ristrutturazione, sarà aperto ai maranesi e a chi vorrà, come centro museale-culturale, biblioteca e per le associazioni locali. Il Palazzo era andato all'asta pochi mesi fa con un prezzo tale da spingere l'amministrazione comunale a non potersi tirare indietro tanto da sembrarci una follia non acquisirlo con l'istituto dell'espropriazione visto l'alto valore culturale, simbolico ed economico dell'immobile».

L’edificio era stato sottoposto a vincolo culturale già nel 1953. Il Palazzo è stato costruito agli albori del dominio veneto, nel 1400, cioè quando la Fortezza di Marano Lagunare era un’enclave della Repubblica di Venezia. Qui risiedevano i Provveditori che governavano la piccola cittadella militare. Per più di cent’anni è stato di proprietà privata ed è bisognoso di restauro per essere riportato all'antico splendore. Chiara l’impronta veneta del palazzo sul quale in alto, al centro della facciata, vi domina il busto del provveditore Zaccaria Bernardo – 1673, con la scritta illeggibile.

Altri busti sulle case completano la piazza: quello del provveditore Pietro Bernardo Bembo (popolarmente chiamato Piero Bimbi) - 1660; del provveditore Bernardo Contareno - 1677; e del provveditore Zaccaria Bernardo - 1673. Va segnalata anche l’attigua Loggia Municipale.

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