Il nuovo libro di Mario Villalta: presentazione con Reitani
Domani in sala Ajace alle 18 il tradizionale appuntamento con gli “Incontri con l’Autore” sarà con “Vanità della mente” di Gian Mario Villalta, appena edito da Mondadori. Nell’incontro, organizzato dalla Biblioteca civica, in collaborazione con il Club Unesco, dialogherà con l’autore l’assessore alla Cultura, Luigi Reitani.
Il primo dato che emerge nell’intero percorso di questo libro è la vitalissima varietà di temi. Gian Mario Villalta lavora su tracce di realtà legate all’esperienza e alla riflessione, racconta l’amore e osserva il paesaggio nel suo mutare, descrive la domestica gioia della festa ed esprime il dolore legato agli affetti. Tocca vertici di nitida asciuttezza lirica nelle splendide prose sui piccoli animali, dove circola un senso acuto di pietà, di fronte all’orrore e alla crudeltà di cui questi esseri sono vittime.
Eppure, se varia, aperta è la materia di questo suo libro, Villalta riesce a mantenere una sicura coerenza interna per almeno due ragioni. La prima è nella radice di verità in fondo comune a figure ed eventi che si avvicendano sulla scena: vale a dire la loro strenua, irrinunciabile (o ineluttabile), piena appartenenza alla terra. E a quella terra, in effetti, sembra appartenere anche quella lingua dialettale, quel dialetto veneto a cui Villalta torna in una sorta di corposo intermezzo proprio nel cuore della raccolta. Ma “Vanità della mente” è un libro unitario e coerente anche per una seconda ragione, e cioè per la felice medietà stilistica su cui si costruisce, per l’impeccabile decoro della pronuncia di un poeta che sa fare della sua affabile discrezione un carattere essenziale, pur nell’interna inquietudine che ne increspa la superficie.
Villalta è nato a Visinale di Pasiano (Pordenone) nel 1959. È insegnante di liceo e direttore artistico della manifestazione letteraria pordenonelegge.it. Ha pubblicato libri di poesia e narrativa.
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