Il nostro viaggio in bici a Udine tra chi usa il cellulare e chi va contromano

UDINE. Ciclisti che percorrono la carreggiata a fianco della pista ciclabile, nel senso di marcia opposto, oppure con una mano impegnata sul manubrio e l’altra al cellulare.
In una bella giornata di sole, girare in città sulle due ruote è un piacere. O quasi. Già, perché se è vero che gli amanti delle bici sono spesso vittima di incidenti, non sempre tutte le colpe sono di chi si trova al volante e alcune manovre maldestre possono causare brutte cadute e sinistri. Sono le 10.40 in via Cosattini e sulla pista ciclabile non si contano le biciclette.
Percorrendo il tratto che da via Cosattini arriva in Largo dei Pecile - dove trovare veicoli che sostano sulla pista ciclabile è ormai una costante, come in via Zanon - ci s’inciampa già nella prima difficoltà, all’altezza dell’incrocio con via D'Aronco, dove tocca rallentare (soprattutto se si proviene da via Zanon) per paura delle auto che sbucano e devono voltare a sinistra. Va detto che anche le automobili si trovano parecchio in difficoltà in quel preciso punto, considerato che non solo devono dare precedenza a destra - e la visuale è compromessa dalle macchine parcheggiate - ma anche di fronte e a sinistra, a biciclette e pedoni, che - giustamente - percorrono il loro percorso, ma rischiano di essere urtate da chi si deve sporgere per potersi immettere nella carreggiata.
«Basterebbe uno specchio - protestano un paio di signore -: questo incrocio è pericoloso». Proseguendo il percorso ci si accorge che in diversi punti della città le regole e il codice della strada non sempre vengono rispettati.
In via Grazzano è stata recentemente inaugurata la pista ciclabile che per molti rimane ancora solo un passaggio dedicato ai pedoni, visto che continuano a utilizzare la sede stradale e spesso contromano. Eppure in altri punti della città le bici corrono sui marciapiedi e sbucano dagli angoli, creando pericolo a chi è al volante della propria auto.
In viale Europa Unita nel tempo in cui abbiamo percorso il tragitto almeno due persone stavano circolando sulla strada e non nel percorso riservato ai velocipedi.
E anche in altri punti della città si notano alcune irregolarità. Resta il fatto che buona parte dei cittadini, quelli che utilizzano le piste correttamente, si trovano alle volte costretti a violare le regole per la scomodità della circolazione e talvolta della segnaletica.
Piazzale Cavedalis è un rebus e per poterla attraversare correttamente occorrono manciate di minuti, seguito da piazzale Cella e via Marangoni, ma anche nei tratti in cui la circolazione è mista la convivenza tra pedoni e ciclisti in alcuni momenti della giornata diventa davvero complicata.
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