Il negozio chiuso diventa una galleria d’arte

CODROIPO. Aprire una galleria d’arte in un negozio chiuso. Valorizzando, così, i locali abbandonati in centro a Codroipo. Che non rappresentano, di certo, un bel biglietto da visita per la via dello shopping del capoluogo del Medio Friuli. Katia Fior, 34enne di Codroipo, ha visto quegli spazi vuoti. E ha pensato di farli “rivivere” inaugurando in via Candotti “SpaziD’arte”: luogo in cui si possono ammirare esposizioni di quadri e sculture e, al tempo stesso, partecipare a corsi di pittura, di aerografo, di fotografia e di mosaico.
La passione per l’arte, Katia, ce l’ha da sempre. E adesso i progetti per il futuro sono tanti. «Con questa galleria – racconta – il mio obiettivo è quello di valorizzare uno dei negozi chiusi del centro per farlo diventare un punto di riferimento in cui ospitare periodicamente le mostre di autori noti e di quelli emergenti che vogliono farsi conoscere. Non solo. Abbiamo già in programma i corsi di acrilico su tela con Simone Fantini, di pittura a olio con Paolo Mattiussi, di acquerello con Maria Grazia Comand e di aerografia con Emiliano Movio».
Tra i presenti al taglio del nastro c’era anche il vicesindaco Antonio Zoratti che ha parlato di «una grande opportunità per la città. Si tratta di un’iniziativa importante resa ancora più significativa dall’essere una attività aperta da una ragazza giovane, che dimostra l’importanza dell’imprenditoria giovanile e femminile, a cui la nostra amministrazione comunale pone particolare attenzione».
Un bella sfida quella di Katia. Portare l’arte in centro città riqualificando dei negozi chiusi (nell’area commerciale di mattoni rossi). All’inaugurazione è stato già possibile ammirare opere pregiate di importanti autori friulani, i quadri di Antonio Fontanini e le sculture di Giulio Candussio.
«A breve – prosegue Katia – arriveranno anche corsi dedicati al mosaico, al disegno digitale e al disegno con modelle dal vero mentre sono in fase di studio gli incontri con artisti, le esposizioni di dipinti personali, la fotografia digitale, le presentazioni di libri, le mostre fotografiche, il simposio dell’arte e la realizzazione di ulteriori spazi da dedicare ai bambini per le prime esperienze coi colori». «Ovviamente – conclude – gli spazi espositivi sono a disposizione degli autori in cerca di visibilità in centro città con modalità da concordare di volta in volta». Quando la passione diventa una nuova opportunità di sviluppo. Per una città intera.
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