Il Natisone restituisce due corpi dei tre ragazzi dispersi

I volontari della protezione civile hanno individuato due corpi dei tre ragazzi dispersi da venerdì nelle acque del Natisone.
Nella mattinata di domenica 2 giugno la Protezione civile ha deciso la chiusura dell’accesso a Premariacco beach perché le persone continuavano a recarsi sulla spiaggia per curiosare.
Intanto Alessandro De Sabbata è stato chiamato al campo base perché conosce molto bene il fiume Natisone e i suoi anfratti, ex coordinatore della Pc di Premariacco e pescatore: “Abbiamo indicato dei punti, conosciamo bene il territorio e il Natisone. Possono essere in qualche anfratto, ma non credo siano più in basso della frazione di Paderno. Ho visto il Natisone senza acqua e fa paura per la quantità di buchi e anfratti presenti”.

Per De Sabbata non è nemmeno detto che la giornata di sole possa aiutare a ritrovare i tre ragazzi dispersi: “Se sono finiti in una di queste buche o sotto la ghiaia non è automatico che con l’abbassamento dell’acqua si possano trovare”.
Le ricerche nella notte. Anche la seconda notte di ricerche dei tre ragazzi dispersi nel fiume Natisone, a Premariacco non ha dato esito. I vigili del fuoco hanno proseguito a scandagliare il corso del torrente fino alla confluenza con il Torre, ma non hanno trovato i corpi né elementi utili alla loro individuazione.
Domenica mattina, approfittando di condizioni meteo favorevoli, saranno battute a tappeto ampie aree della zona facendo alzare in volo nuovamente i droni in possesso dei soccorritori, anche quelli forniti dalla Protezione civile Fvg.
I sommozzatori torneranno a immergersi per scandagliare le acque. Sono già operative alcune unità cinofile, inoltre, che stanno perlustrando quelle aree tornate asciutte dopo la piena improvvisa ed eccezionale di venerdì.
La portata del Natisone è tornata quasi normale, nella media di questo periodo dell'anno, circostanza che potrebbe favorire il riaffiorare dei tre dispersi.

60 volontari impegnati nelle ricerche. Al campo base è arrivato anche Amedeo Aristei, direttore della Pc Fvg, che ha fatto il punto sull’impegno della Protezione civile per contribuire alle ricerche: 8 squadre con 60 volontari sul campo (30 al mattino, 30 al pomeriggio), un elicottero e 3 droni
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