Il mondo della scienza piange Andrea Restivo: il sismologo è morto a 51 anni

CORNO DI ROSAZZO. Il mondo della scienza piange la scomparsa, all’età di appena 51 anni, dell’esperto sismologo Andrea Restivo, una delle colonne del Centro di ricerche sismologiche dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, sede di Udine.
Originario di Gorizia, ma residente a Corno di Rosazzo, lo studioso ha combattuto a lungo, con una tenacia e una positività davvero fuori dal comune, contro una malattia che alla fine, purtroppo, ha finito per sopraffarlo.
Se ne è andato lunedì 24 agosto, spalancando un vuoto nel suo ambiente di lavoro, dove era stimatissimo sul piano professionale ed estremamente amato per la sua indole cordiale e ottimista, che sapeva sempre infondere energia ed entusiasmo in chi gli stava attorno.
«Quello che più ci mancherà del nostro collega e carissimo amico – commentano dallo staff del Centro di ricerche sismologiche – sarà la sua allegria, la sua pungente ironia. In questi anni di gravi difficoltà non si è mai lamentato, né scoraggiato. Ha avuto una forza incrollabile, affrontando tutte le sfide che gli si sono presentate con una grinta e un coraggio encomiabili. Era un uomo brillante, dall’intelligenza vivace, incrollabilmente positivo. E amava il Boss, Bruce Springsteen, alla follia. Lo ricorderemo così, con questa carica vitale, con quel sorriso che non lo abbandonava mai», concludono i colleghi, esprimendo profondo affetto e vicinanza alla famiglia.
Andrea Restivo era entrato nell’Ogs nel 2000, dopo aver vinto un contratto di ricerca.
«In tutti questi anni ha sempre lottato – testimonia Alberto Michelini, al tempo direttore del Crs –. Ricordo bene il momento del suo arrivo e altrettanto bene quello in cui mi disse di che malattia soffriva: rimasi scioccato, oltre che per la gravità della situazione, per la tranquillità con cui me lo raccontò».
Laureatosi in Scienze geologiche all’Università degli studi di Trieste nel 1996, nel 2002 Andrea Restivo conseguì il dottorato di ricerca all’Università di Bristol, in Inghilterra. Al Centro di ricerche sismologiche dell’Ogs aveva cominciato occupandosi della risposta sismica locale e dell’acquisizione in campagna.
Quando il peggioramento delle sue condizioni fisiche non gli ha più consentito di svolgere l’attività esterna, si è dedicato al monitoraggio sismico: davvero tanti sono stati i suoi interventi in seguito a terremoti verificatisi in regione.
«Il rigore e la precisione – commentano ancora dall’Ogs – sono i tratti che lo hanno sempre contraddistinto snel suo lavoro». —
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