Il mercato delle case continua a crescere

UDINE. Si chiude con un segno più anche per il 2017 il bollettino immobiliare per il Friuli Venezia Giulia e in particolare per la provincia di Udine, trainata dal capoluogo, con il mattone che torna a risalire e le compravendite rappresentare nuovamente un buon affare per i consumatori anche nelle località turistiche, con Tarvisio, Lignano, Grado e la new entry Sappada.
Nonostante rispetto al precedente anno l’aumento sia calato (nel 2016 si era registrata una crescita eccezionale in doppia cifra, del +18%), il quadro presentato ieri in Camera di commercio, in occasione del ventesimo anniversario dell’Osservatorio immobiliare della Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali che dal 1998 raccoglie i dati delle compravendite e delle affittanze per i vari comparti, è più che positivo e vede un +5,7 per cento in Fvg, +5,1 in provincia di Udine e +5,9 nel comune capoluogo.
Udine ancora attrattiva
Se il dato della provincia riflette il dato nazionale (4,9%), Udine è la che città se la cava meglio con valori del mercato medi per il centro storico (3.000/3.500 euro al metro quadro per il nuovo) e buoni segnali nelle zone prossime al centro a Nord e Ovest, come illustrato dal presidente provinciale Fiaip Claudio Bernardis.
«Tra le zone virtuose il Tarvisiano e Lignano, mentre per quanto riguarda Udine si rivedono i piccoli investitori che credono ancora nel mattone, soprattutto in zona ospedale e università – ha indicato –, mentre tra quelle che più soffrono, oltre a Carnia e valli del Natisone, sicuramente in città la zona della stazione, in cui i valori immobiliari si sono anche dimezzati, e via Cividale, che vanno riqualificate per evitare ulteriori danni patrimoniali ai proprietari». Ottime le possibilità che vengono offerte per l’acquisto di un immobile da ristrutturare (a Udine si spende da un minimo di 350 a un massimo di 1.600 euro in pieno centro storico) e scendono leggermente rispetto all’anno passato le locazioni.
Anche il commerciale registra un dato in linea rispetto al 2016, restando positivo in provincia di Udine. In sofferenza invece il terziario, in particolare gli uffici, mentre la crescita relativa a capannoni e produttivo conferma la ripresa, seppur lenta, dell’economia.
Riqualificazione necessarie
Altro tasto dolente la vetustà del patrimonio immobiliare. «Mutui a tassi iper agevolati e prezzo dell’usato abbordabile aiutano le vendite – aggiunge Bernardis –, ma il nostro patrimonio immobiliare risulta spesso vetusto e poco curato, necessita di interventi di riqualificazione e recupero e in questo senso deve continuare l’azione del legislatore, mentre il nuovo è considerato troppo caro». Nel 2017 sono stati erogati 24mila mutui e il valore medio va dai 100 ai 130mila euro, ha precisato il responsabile retail di FriulAdria Crédit Agricole Davide Goldoni, presente ieri assieme al segretario nazionale Fiaip Fabrizio Segalerba, che ha spiegato l’andamento del mercato immobiliare nazionale.
Attenzione alle periferie
«Per il quarto anno di fila il mercato immobiliare registra il segno più, un dato da cui ripartire e far ritrovare l’entusiasmo nel mattone – ha sottolineato il presidente regionale di Fiaip Leonardo Piccoli –: non una ripresa ma una risalita, per un settore ancora vulnerabile e fragile che ha bisogno anche di risposte politiche, soprattutto in merito a riforma delle Uti e pianificazioni di area vasta che non escludano le periferie».
E sulle periferie la nuova giunta Fontanini ha più volte chiarito che sarà presto avviata una seria riqualificazione. «In citta ci sono due criticità: la zona della stazione, per la quale ho già chiesto un maggiore intervento e presidio delle forze di polizia a riportare l’ordine o il rischio di degrado aumenterà – ha annunciato il sindaco Pietro Fontanini – e la zona di Udine Est, in cui ci saranno investimenti significativi. I miei predecessori hanno fatto bene su molti aspetti, ora sposteremo la mira dando più possibilità a chi vive la città e alle giovani coppie rispetto che ai nuovi arrivati».
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