Il Malignani ricorda la professoressa Ginevra
Gli studenti di Eliana Ginevra, la professoressa di chimica diventata un mito al Malignani e mancata lo scorso giugno, organizzano un evento in suo ricordo.L’incontro non poteva chiamarsi in altro...

Gli studenti di Eliana Ginevra, la professoressa di chimica diventata un mito al Malignani e mancata lo scorso giugno, organizzano un evento in suo ricordo.
L’incontro non poteva chiamarsi in altro modo se non “Giornata scientifica” e porterà all’hotel Là di Moret, domani dalle 14, tutte le invenzioni messe a punto negli anni insieme ai ragazzi. La sua eredità al mondo della scuola che le è valsa la medaglia d’oro di 18 edizioni consecutive del concorso internazionale Fast i giovani e le scienze.
I ragazzi hanno pensato anche a uno scopo benefico per la giornata e tutte le offerte raccolte saranno devolute al dipartimento di oncologia dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine. La Giornata scientifica aprirà i battenti domani alle 14 (anche se i posti sono limitati ed è preferibile prenotare tramite la pagina Facebook dell’evento) con l’intervento di Anna Chiara Pirona, PhD student di Genomica funzionale al German cancer research center, seguirà il dirigente scolastico del Malignani, Andrea Carletti.
Per omaggiare la professoressa Ginevra a Udine arriverà anche Alberto Pieri, presidente della Fast, ente che organizza il concorso I giovani e le scienze. La parola passerà poi a Serena Bertozzi (Ennergi research) e Federico Gangi (Askii brainery). Anche tutte le persone che hanno collaborato con Ginevra hanno chiesto di poter portare una testimonianza. E così prenderanno la parola anche Marinella Franchi (Arpa), Germano Scarpa (Biofarma e Friuli Innovazione). Quindi saranno gli studenti a ricordare quanta passione Ginevra ha saputo infondere in loro per lo studio e la chimica in particolare: saranno presentati sette dei progetti che hanno sbaragliato ogni concorrenza in competizioni anche mondiali. Il memorial si concluderà in allegria con le note di Davide Zilli, Giovanni Molaro e The wild types.
(m.z.)
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