Il lago dei cigni incanta tutti a teatro: sold out per il balletto

Prima dell’apertura del sipario il silenzio, alla chiusura delle pesanti cortine rosse un fortissimo applauso durato più di dieci minuti. La performance del balletto di San Pietroburgo si può...
Prima dell’apertura del sipario il silenzio, alla chiusura delle pesanti cortine rosse un fortissimo applauso durato più di dieci minuti. La performance del balletto di San Pietroburgo si può riassumere con questa dicotomia sonora: “Il lago dei cigni” non solo non ha deluso gli spettatori, ma ha registrato anche il primo sold out del nuovo anno al teatro Verdi di Pordenone.


Tre ore di danza classica, di professionalità e di magia (sì perché il mondo raccontato sulle punte e con le figure del balletto o incanta o annoia) sulle note della musica scritta 141 anni fa da Pëtr Il'ič Čajkovskij. L’età dell’opera non ha compromesso nemmeno per un secondo la forza della storia d’amore tra i protagonisti, il principe Siegfrid (interpretato da Ernest Latypov) e la bellissima Odette (l’etoile Natalia Lazebnikova), costretta a vivere nel corpo di un cigno per colpa della maledizione del perfido Rothbart (Evgenii Svetlitsa). Una menzione d’onore va al Jolly, il bravissimo Borisov Vladislav. Lui la vera sorpresa del balletto: con leggerezza, eleganza e perfezione dei movimenti ha tenuto incollati sulla poltrona tutti e 936 gli spettatori del Verdi. Per lui gli applausi più forti al termine dello spettacolo. Il corpo di ballo, giovane e appassionato, ha potuto contare sulla magia di una scenografia fiabesca che, di atto in atto, presentava al pubblico un fondale diverso.


Un’atmosfera d’altri tempi che ha tirato come una molla la tensione degli spettatori che, in attesa della tragedia della morte di Odette (momento spoiler), si sono lasciati cullare dall’armonia della danza.


Ma le sorprese per gli amanti dei grandi classici del teatro non sono finite: presto in scena al Verdi anche il “Richard II” di Shakespeare con la regia di Peter Stein e la favola rivisitata di “Cenerentola, across the universe”.


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