Il ladro delle pizzerie incastrato dal tatuaggio

Il Gip ha convalidato l’arresto dei Cc e ha deciso di trattenere il 25enne in cella Obbligo di firma invece per il tunisino sorpreso a spacciare in Borgo stazione

di Anna Rosso

Si è coperto il volto per non essere riconosciuto. Ma non ha pensato di nascondere anche quell’evidente tatuaggio sul braccio. Ed è stato proprio quel disegno indelebile sulla pelle a incastrare e a far finire in carcere Hhevedet Kryeziu, venticinquenne di origine serba soprannominato dai carabinieri “il ladro delle pizzerie”. Ieri il Gip del tribunale di Udine Roberto Venditti ha convalidato l’arresto dello straniero e, considerando i precedenti del giovane e le sue stesse ammissioni, ha deciso per la custodia in carcere.

Il giovane, infatti, lo scorso 20 agosto è stato ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza della pizzeria Garden di via Leonardo da Vinci. Nelle immagini si vede un ladro con il volto coperto che, dopo aver forzato una finestra con un martello, apre il registratore di cassa per vedere se per caso nel cassetto sono stati lasciati soldi. In alcuni fotogrammi, in particolare, l’uomo - entrato in azione insieme ad altri due complici - indossa una maglia che lascia scoperto un tatuaggio. Così, quando il titolare del locale ha visto il video, si è subito reso conto di conoscere la persona che portava quel disegno sul braccio: era il pizzaiolo che, solo tre giorni prima, aveva lavorato nel locale per un giorno.

A quel punto, i carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dal capitano Fabio Pasquariello, non ci hanno messo molto a rintracciare lo straniero. Quest’ultimo, posto alle strette dai militari, avrebbe cercato di giustificarsi spiegando di essersi recato al Garden per prendersi la “paga” di quel giorno di lavoro.

Ieri durante l’udienza di fronte al Gip, Kryeziu, assistito dall’avvocato udinese Carlo Serbelloni, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il legale, non ravvisando le esigenze cautelari, proprio in queste ore sta valutando l’opportunità di ricorrere al tribunale del Riesame per ottenere misure alternative al carcere.

È stato invece sottoposto all’obbligo di firma il cinquantenne tunisino Rejab Beladed che qualche giorno fa era stato arrestato perchè sorpreso in possesso di hascisc. I carabinieri lo avevano notato mentre cedeva un piccolo quantitativo di stupefacente (due grammi) e, a seguito di un controllo, gli avevano trovato addosso altri sei grammi di sostanza divisa in pezzetti. Era quindi scattata nei suoi confronti l’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio. Ieri il tunisino, assistito dall’avvocato Francesco Maria Dall’Asta, è comparso davanti al Gip di Udine Roberto Venditti, il quale ha convalidato l’arresto e ha deciso per la scarcerazione, tenendo conto anche del fatto che l’uomo aveva solo un vecchio precedente di modesta entità.

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