Il gruppo Pdl ai probiviri: Della Pietra va espulso

di Cristian Rigo
Tutti contro Stefano Della Pietra. L’intero gruppo provinciale del Pdl (manca solo la firma di Maurizio Gerussi, che però ha assicurato la sua adesione) e anche gli assessori esterni Ioan, Mattiussi e Virgili hanno chiesto l’espulsione del consigliere di Palazzo Belgrado. Fuori dal gruppo e anche fuori dal partito. Questa la richiesta che è stata inoltrata dal coordinatore provinciale Fabio Marchetti al collegio dei probiviri. Per motivare tale richiesta gli esponenti del Pdl hanno presentato un fascicolo di oltre 100 pagine con verbali, articoli, mail, sms e documenti ritenuti in contrasto con lo statuto del partito. Ma Della Pietra non si arrende: «Quando ho saputo della richiesta ho subito chiamato Marchetti per complimentarmi con lui: finalmente ha fatto qualcosa. E pensare che ai probiviri io avevo già scritto mesi fa. Non vedo l’ora di essere convocato per spiegare il perché della mia battaglia sulla trasparenza. La verità è che in questo partito ci sono troppe cose che non funzionano e chi cerca di cambiarle per migliorare e andare incontro alle esigenze della gente viene preso di mira».
Con un sms inviato tra gli altri anche al senatore Ferruccio Saro, al sindaco di Gorizia Ettore Romoli e ai consiglieri regionali, Massimo Blasoni e Alessandro Colautti, Della Pietra ha assicurato di essere pronto a firmare lui stesso la richiesta per avviare il provvedimento disciplinare a suo carico. «Così faremo chiarezza una volta per tutti», rilancia. E nel prossimo consiglio provinciale saranno discusse tre interrogazioni dello stesso Della Pietra. Una sul consorzio Società di trasformazione urbana di Tarvisio, la seconda sul consorzio di promozione turistica del Tarvisiano “Passo Pramollo” e la terza sulle assunzioni del Consorzio dell’Aussa Corno. Nel “mirino” ci sono ancora una volta il comportamento del capogruppo e sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni, e del coordinatore, Fabio Marchetti. Finora però nessuna delle richieste di chiarimenti di Della Pietra ha portato a risultati concreti, né sul piano politico, né su quello amministrativo. I numerosi solleciti inviati alla Corte dei conti e alla Procura infatti non hanno, almeno per il momento, portato all’apertura di indagini. E Carlantoni ha risposto con una contro querela che rischia di generare nuovi strascichi di carattere giudiziario.
Una “battaglia” tutta interna a Palazzo Belgrado che il gruppo del Pdl non intende più tollerare. Da qui la richiesta di espulsione ufficializzata ieri al collegio dei nove probiviri che adesso saranno chiamati a esprimere un parere sull’operato di Della Pietra.
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