Il Gruppo Danieli porta l’eccellenza in Ucraina

UDINE. Il più grande investimento privati in Ucraina realizzato da Danieli. È stato inaugurato ieri a Dnepropetrovsk il nuovo complesso siderurgico da 700 milioni di dollari, di cui 230 garantiti da Sace, commissionato da Interpipe alla multinazionale friulana tra i leader mondiali nella produzione di impianti siderurgici.
L’impianto di Interpipe è il maggior investimento privato realizzato in Ucraina dall’indipendenza e, grazie alla combinazione delle tecnologie innovative per la fusione in acciaio importate da Danieli, rappresenta un esempio d’eccellenza del settore siderurgico, un’avanguardia a livello internazionale. Il progetto consentirà a Interpipe di diventare il primo produttore d’acciaio dell’Europa orientale, con una capacità produttiva a pieno regime di 1.320 tonnellate l’anno. Le nuove attrezzature e l’impiego di tecnologie verdi permetteranno all’impresa di rimpiazzare i metodi di produzione più obsoleti, riducendo più del doppio i consumi energetici, le emissioni di anidride carbonica e tagliando i consumi di gas naturale di 60 milioni di metri cubi. L’impianto consentirà inoltre di creare 700 nuovi posti di lavoro qualificati.
Secondo le parole del fondatore, Victor Pinchuk, Interpipe Steel è l’emblema di una rinascita ucraina che parte dall’innovazione industriale per dare nuovo impulso allo sviluppo sociale e culturale del paese. Va in questa direzione il progetto artistico di Olafur Eliasson, “Dnepropetrovsk Sunrise”, presentato durante l’inaugurazione: cinque installazioni di grandi dimensioni integrate al complesso siderurgico, con l’obiettivo di creare un nuovo spazio di lavoro e appartenenza per le nuove generazioni di ingegneri, specialisti e operai dell’industria metallurgica ucraina.
Uno spazio aperto anche a visite guidate in cui gli ospiti potranno familiarizzare con le tecnologie innovative di fusione d'acciaio e godere dei capolavori di arte contemporanea. All’inaugurazione hanno partecipato anche il presidente e Ad del Gruppo Danieli Gianpietro Benedetti e l’Ad di Sace Alessandro Castellano.
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