Il giudice archivia l’inchiesta sulla morte di Ado Furlan

Il giudice per le indagini preliminari Roberta Bolzoni ha archiviato l’inchiesta sulla morte del celebre architetto Ado Furlan, deceduto per leucemia acuta a 48 anni il 3 marzo 2016.Il suo medico di...
Il giudice per le indagini preliminari Roberta Bolzoni ha archiviato l’inchiesta sulla morte del celebre architetto Ado Furlan, deceduto per leucemia acuta a 48 anni il 3 marzo 2016.


Il suo medico di base, difeso dall’avvocato Francesco Gasparinetti, era stato indagato per omicidio colposo a seguito di un esposto presentato dalla famiglia di Furlan in Procura.


Il gip non ha ravvisato profili di responsabilità da parte del medico sotto il profilo della negligenza, sulla scorta della perizia integrativa richiesta al consulente del pm Claudio Terranova. In particolare il giudice ha ritenuto che non sia «dimostrabile la collocazione cronologica della diagnosticabilità della leucemia».


All’inizio di febbraio dell’anno scorso l’architetto aveva manifestato uno stato febbrile. Ado Furlan scoprì però soltanto il 27 febbraio, sei giorni prima di morire, di essere affetto da una forma molto grave della malattia. Se fosse stata diagnosticata prima, avrebbe potuto salvarsi? Il dubbio attanagliava i familiari, che hanno pertanto presentato l’esposto in Procura.


Secondo la difesa del medico, però, gli stati febbrili e la spossatezza lamentata dall’architetto nei primi giorni di febbraio in un periodo dell’anno dove peraltro le sindromi influenzali sono piuttosto frequenti non erano sintomi tali da indurre il medico a ritenere che Ado Furlan potesse soffrire di una patologia ben più grave di una semplice influenza. Secondo la famiglia, invece, quei sintomi avrebbero dovuto suonare come campanelli d’allarme e indurre il medico a prescrivere quantomeno delle analisi del sangue. La Procura aveva affidato pertanto una perizia al ct Terranova, dalla quale non erano emerse responsabilità a carico del medico. Il pm aveva pertanto chiesto l’archiviazione del procedimento penale, alla quale la famiglia di Furlan si è opposta. Il giudice Bolzoni ha chiesto un approfondimento a Terranova. È di ieri la decisione: il caso, per la giustizia, è chiuso.


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