Il generale Eisenhower fu in visita a Cormòns, Gorizia e Udine - Il video

Il futuro presidente americano, nel 1946, passò in rassegna le truppe statunitensi
December 1944, Probably England, UK --- General Eisenhower Behind the Wheel of a Jeep --- Image by © Hulton-Deutsch Collection/CORBIS
December 1944, Probably England, UK --- General Eisenhower Behind the Wheel of a Jeep --- Image by © Hulton-Deutsch Collection/CORBIS

CORMONS. Il generale e futuro presidente degli Stati Uniti Dwight David “Ike” Eisenhower fu in visita a Cormòns alle truppe statunitensi di stanza nella cittadina collinare all’indomani del secondo conflitto mondiale. È davvero di eccezionale portata storica la scoperta effettuata nelle proprie ricerche da Stefano Zanuttin, uno dei responsabili del sito internet Tocsdicormons: è riuscito infatti a trovare non solo conferma scritta della presenza del comandante americano in città nel 1946, pochi mesi dopo la fine delle ostilità, per una visita alle truppe di stanza nell’ormai ex caserma Amadio.

Ma è riuscito anche a scovare un filmato inedito nel quale si vede fisicamente Eisenhower stringere la mano ai propri soldati con il monte Quarin sullo sfondo: è riscontrabile sul sito https://m.curiosity.com/paths/eisenhower-in-gorizia-1946-british-pathe/ ed il titolo del video trae leggermente in inganno, perché parla di “Eisenhower a Gorizia”, quando in realtà, come si vede appunto dalle immagini, il generale e futuro presidente Usa (fu in carica tra il 1953 ed il 1961) passeggia tra i propri militari con il riconoscibile sfondo del monte cormonese alle spalle.

Eisenhower a Cormons, Gorizia e Udine

«Si tratta della visita che Eisenhower fece nel 1946 al 752° battaglione corazzato di stanza nella caserma cormonese», spiega Zanuttin che si è documentato seguendo più tracce. La prima ha portato allo storico statunitense Bob Holt: «È specializzato sulle vicende del 752° battaglione e mi ha indirizzato verso la testimonianza di un reduce: sono riuscito a trovare così anche una prova nero su bianco di chi quella giornata l’ha vissuta».

Nel 2005, infatti, Russell Donald Gilmer, reduce del 752° battaglione corazzato di stanza a Cormons, ha pubblicato una sua memoria nella quale descrive la visita del futuro Presidente in una giornata tra l’estate e l’autunno del 1946, quando la città era ancora sotto il controllo delle truppe statunitensi. La seconda testimonianza scovata da Zanuttin, ancor più emozionante, riguarda la scoperta di un video che appunto mostra Eisenhower tra i militari di stanza a Cormons.

«Fu una visita fugace - commenta Zanuttin - ma importante. Il video che ho trovato è di proprietà della British Pathè, e venne archiviato tra quelli relativi alla zona di Gorizia».

Zanuttin ha reso pubbliche anche le parole del soldato Gilmer, morto nel 2007 e quindi non più rintracciabile per una testimonianza anche orale dell’avvenimento, nelle quali si racconta come il battaglione fosse «acquartierato in un vecchio complesso italiano, proprio ai margini della città. Il complesso era costruito all’interno di un quadrilatero con una grande area nel centro utilizzata per le ispezioni.

La maggior parte delle mansioni dei medici terminavano entro le tre o le quattro del pomeriggio, momento in cui attraversavamo a piedi la piazza d’armi diretti alle docce per prepararci per la sera.

Non ho mai preso la briga di allacciarmi gli anfibi dopo la doccia perché poi, una volta tornato in caserma, mi sarei cambiato le scarpe. Avevo arrotolato ed infilato l’asciugamano bagnato, la biancheria sporca ed i calzini nella fodera dell’elmetto mentre rientravo negli alloggi. Beh, ero nel bel mezzo del complesso, diretto al mio alloggio, quando udii molti soldati urlare, “attenzione”, e molta confusione al portone principale.

Una berlina blu modello Buick del ’39 con tre ufficiali in piedi, che si tenevano sulla barra da parata, si diresse verso il centro del complesso, e vi scesero il generale Eisenhower, il maresciallo di campo Montgomery, ed il generale Lee, comandante del teatro delle operazioni militari; seguiti dal maggiore Urrutia, comandante del battaglione corazzato. Inutile dire che si trattava di un’ispezione a sorpresa. Dieci o quindici di noi, sulla via del ritorno dalla doccia fatta in anticipo, furono colti in flagrante e risaltavano come mosche bianche.

Non potevamo fare altro che obbedire e sperare per il meglio: biancheria sporca, anfibi slacciati, e tutto il resto. Il Generale Eisenhower parlò con ognuno di noi, chiedendoci di dove eravamo, che cosa avevamo intenzione di fare dopo il servizio, eccetera». Una testimonianza vecchia di dieci anni, che ora è avvalorata anche dalla conferma data dal video scovato dall’ottimo lavoro di ricerca svolto da Zanuttin. (m.f.)

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