Il gelo e la neve mandano in tilt la rete delle ferrovie in regione
In Friuli Venezia Giulia, a causa del maltempo e del ghiaccio, sono stati soppressi 22 treni su 59 a causa del ghiaccio che blocca le porte automatiche. «Si tratta di un evento eccezionale», si giustificano i vertici di Trenitalia, mentre l’assessore regionale Riccardi, che chiede scusa ai pendolari, ha convocato per domani i vertici dei gestori del trasporto pubblico.


UDINE.
Ieri, in Friuli Venezia Giulia, a causa del maltempo di sabato e del ghiaccio, sono stati soppressi 22 treni su 59. Lo ha reso noto i vertici di Trenitalia. La causa delle soppressioni e dei ritardi dei treni è dovuta al ghiaccio che blocca le porte automatiche. I treni, infatti, non possono partire se le porte non sono efficienti. «Si tratta di un evento eccezionale», si giustificano i vertici di Trenitalia, mentre l’assessore regionale Riccardi, che chiede scusa ai pendolari, ha convocato per domani i vertici dei gestori del trasporto pubblico.
Da sabato a oggi decine di addetti alle pulizie – è stato spiegato da Trenitalia - hanno lavorato ai convogli senza però riuscire a risolvere il problema in tempi rapidi. La situazione è cominciata a ritornare alla normalità nel pomeriggio di ieri e oggi la viabilità ferroviaria dovrebbe essere di nuovo a regime anche perché, nonostante le nevicate del pomeriggio di ieri, la temperature è in netta risalita e quindi il pericolo ghiaccio è ormai scongiurato.
Secondo il direttore di Trenitalia del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige, Mario Pettenella, quanto si è verificato in questi giorni è sicuramente un fatto eccezionale. Prova ne sia – spiega – che da quanto ci è stato riferito qui in Friuli un’ondata di gelo così intensa non si verificava dal 1985 o addirittura dal 1929. «Finché la nevicata è abbondante – aggiunge il direttore di Trenitalia – tutto è facilmente gestibile. Ma quando, com’è accaduto sabato la neve è sottile, fitta, accompagnata da raffiche di vento e la temperatura è abbondantemente sotto lo zero tutto si complica».
È successo così che le raffiche di neve sospinte da vento entravano copiose ogni volta che le porte si aprivano per una sosta e ghiacciavano subito dopo. «In ogni porta – dichiara ancora Pettenella – abbiamo trovato circa un metro cubo di ghiaccio complice le temperature polari della notte e dell’intera giornata di domenica».
Il direttore del Nordest di Trenitalia assicura che l’impegno è stato massimo «per trovare una soluzione al problema. Abbiamo tentato tutte le soluzioni, abbiamo persino lasciato i treni sotto tensione tutto il giorno, ma non c’è stato nulla da fare perchè le porte rimanevano bloccate dal ghiaccio». Ed è a quel punto che Trenitalia ha “scoperto” la soluzione tanto impensabile quanto efficace. «C’è venuto in mente – dice ancora il direttore di Trenitalia – di provare con le idropulitrici a vapore. E ci è andata bene».
Trenitalia conferma la soppressione di molti treni nella giornata di ieri. «Ma per domani (oggi per chi legge, ndr) – insiste Pettenella – dovremmo tornare quasi a regime, salvo alcuni convogli vetusti. Rimarranno alcuni problemi sulla Casarsa-Portogruaro, si tratta di 22 chilometri. Correremo ai ripari garantendo gli autobus: andata con il Minuetto e ritorno con gli autuobus. Infine, mi corre l’obbligo di ringraziare tutti i ferrovieri che da ore e ore stanno lavorando per garantire il servizio in una situazione di assoluta emergenza».
Intanto, l’assessore regionale ai Trasporti del Fvg, Riccardo Riccardi, si è scusato per i ritardi e le soppressioni dei treni sulla tratta Venezia-Trieste. «Sono cose che non dovrebbero accadere – argomenta – e chiedo scusa per le responsabilità politiche che la regione ha». E proprio per dare un segno tangibile, Riccardi ha convocato per domani tutti i gestori del sistema dei trasporti. Obiettivo: un esame delle situazioni verificatesi con questa emergena. Ci saranno il presidente di Autovie venete, della Fvg Strade, dell’Aeroporto e il direttore di Trenitalia, oltre la capo della Protezioen civile.
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