Il Friuli si sveglia sotto la neve

Un “bianco” buongiorno a Udine, ma anche a Cividale, Palmanova e pure in altre località della regione. Rallentamenti al traffico. Le previsioni di Autovie Venete

UDINE. Un “bianco” buongiorno è stato quello che ha ricevuto il Friuli oggi, lunedì 4 gennaio.

Una nevicata infatti ha accolto il risveglio degli abitanti di molti centri della provincia di Udine, a partire dal capoluogo (dove è cessata poco dopo le 10.30) per andare a Cividale, a Latisana (meno), Palmanova, San Giovanni al Natisone.

Ma neve è caduta, con più o meno convinzione, anche su Pordenone, Gorizia e l’altopiano del Carso.

Non parliamo ovviamente delle località più a nord di Udine, in particolare quelle montane, dove alla precipitazione nevosa di ieri si è aggiunta quella di stamani, anche se su certe zone invece la neve non si è  vista.

Del resto le previsioni dell’Osmer - Arpa per oggi dicevano: «Deboli nevicate sui monti fino a fondovalle. Probabilmente nevicherà anche su diverse zone della pianura e, inizialmente, della costa dove potrebbe poi girare in pioggia».

Risveglio con la neve

Se la neve è accolta istintivamente bene dagli uomini, quando questi si “trasformano” in automobilisti l’apprezzano molto meno per le conseguenze che ha sul traffico che si rallenta e diventa più difficoltoso.

In città di sicuro, ma fuori è peggio in particolare in autostrada, dove già le previsioni di Autovie erano per giornate difficili.

Ghiaccio sulla linea: il treno si ferma

Infatti, la concessionaria ha diffuso una nota in cui si legge: «Traffico piuttosto sostenuto, nei prossimi giorni, sulla rete di Autovie Venete. Già lunedì 4 e martedì 5 gennaio i transiti saranno piuttosto intensi, in particolare durante le ore pomeridiane, ma il picco è previsto per mercoledì 6 gennaio giornata durante la quale si sommeranno gli spostamenti sul breve e medio raggio legati alla giornata festiva (caratterizzata da numerose manifestazioni distribuite su tutto il territorio regionale) con i primi rientri dei lavoratori che hanno trascorso le festività nei loro Paesi d’origine (Europa dell’Est e Balcani). Possibili tempi d’attesa più lunghi del solito, in entrata, alla barriera di Trieste Lisert e traffico intenso soprattutto in direzione Venezia».

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