Il Friuli abbraccia il Rigel per i 40 anni - Foto

La grande festa all’aeroporto. Il colonnello Angioni: «Il nostro primo impegno? L’aiuto nel 1976 alle popolazioni terremotate»
Elicottero AB 205 decorato per il quarantennale del terremoto del Friuli al 40° anniversario del 5° Reggimento "Rigel" dell'Aviazione Leggera dell'Esercito (ALE), all'Aeroporto Francesco Baracca - Casarsa della Delizia 30/09/2016
Elicottero AB 205 decorato per il quarantennale del terremoto del Friuli al 40° anniversario del 5° Reggimento "Rigel" dell'Aviazione Leggera dell'Esercito (ALE), all'Aeroporto Francesco Baracca - Casarsa della Delizia 30/09/2016

CASARSA. «Chi dimentica il passato non può essere in grado di immaginare un futuro». Con queste parole il comandante del V Rigel di Casarsa, il colonnello Stefano Angioni, ha ricordato il significato del 40º anniversario di costituzione del reggimento, festeggiato con una grande cerimonia in un hangar dell’aeroporto Francesco Baracca gremito di autorità, associazioni d’arma, tanti ex militari e gente di Casarsa e Zoppola.

Il prima fila i rappresentanti dei corpi militari della provincia, tra cui il vice, comandante del 31º Fighter Wing di Aviano, Bryan Wolford, e dell’aeroporto Pagliano e Gori di Aviano Stefano Cianfrocca, il deputato del Pd Giorgio Zanin, diversi sindaci, rappresentanti del Soccorso alpino e rappresentanti d’arma.

C’era anche Domenico Ruiu, nipote del compositore Arturo Zardini: dalla sua celebre “Stelutis Alpinis” il Rigel ha preso il suo motto: «Il tuo sport ator ti svole».

In realtà sono stati due i compleanni: i quarant’anni del Rigel, ma anche i 50 anni di operatività dell’Ab 205.

Il colonnello Angioni ha ripercorso la storia dell’aeroporto di Casarsa, cominciata ben prima del 1 gennaio del 1976, anno di istituzione ufficiale del Rigel. «Pochi mesi dopo – ha affermato l’ufficiale – nel terremoto che ha colpito in Friuli Venezia Giulia ha visto il 5° Rigel impegnato nelle operazioni».

Operazioni nelle fasi dell’emergenza, ma anche in quelle ben più lunghe della ricostruzione tanto che il reggimento si è guadagnato una medaglia d’argento al valor militare. «Questo fatto – ha detto ancora il comandante – ha creato un forte legame con il tessuto sociale di questa regione». Ricordati anche alcuni momenti particolari: nel 1985 sono stati gli elicotteri di Casarsa a trasportare a Udine l’équipe medica per il primo trapianto di cuore e solo pochi mesi fa un bambino per salvargli la vita.

Poi c’è tutto il capitolo dedicato al Soccorso alpino, evidenziato dal presidente regionale Vladimiro Todesco: una collaborazione cominciata nel 1972 e conclusa con l’attivazione dell’elisoccorso nel 1995. «Siamo stati il primo modello di collaborazione tra Soccorso alpino e gli elicotteri militari – ha detto Todesco – e ancora adesso i rapporti sono molto stretti. Siamo stati un modello di soccorso per tutta Italia». Per questo il Rigel ha anche una medaglia d’argento al valore civile e un’altra al valore militare per le operazioni all’estero.

Il generale Maurizio De Stefani, presidente dell’Anae (l’associazione nazionale aeronautica dell’esercito) ha portato il suo saluto, mentre il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ha voluto sottolineare gli stretti rapporti tra il Rigel e il territorio: «La vita dei baschi azzurri – ha detto – ha permeato la vita della nostra gente. Sempre con un grande livello di professionalità». Ha poi aggiunto che «nella ricostruzione dopo il terremoto il ruolo del Rigel è stato fondamentale».

I sindaci di Casarsa, Lavinia Clarotto, e di Zoppola, Francesca Papais hanno portato il loro saluto e quello delle comunità che rappresentano.

Al termine della cerimonia sopra i cieli dell’aeroporto c’è stato il sorvolo di tre aerei d’epoca, tra cui una copia dello Spad di Baracca. Da Rimini poi sono arrivati alcuni elicotteri dopo due settimane di training tra Rimini e Riccione.Il Rigel attualmente è impegnato in Afghanistan e Iraq.

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