Il forte di Rivolto non è più in vendita

CODROIPO. Anche dal fortino di Rivolto il Comune ha deciso di togliere il cartello “vendesi”. L’amministrazione Marchetti punta dunque a valorizzare lo storico edificio risalente all’inizio del Novecento. Raccogliendo così nuovi progetti e le idee necessarie per un suo recupero.
Sono trentotto i beni che l’amministrazione punta a vendere. Strade, dieci lotti industriali, fondi agricoli e l’alloggio dell’ex custode delle scuole medie. Per incamerare, come afferma l’assessore Giancarlo Bianchini, ulteriori risorse da dirottare verso nuove opere pubbliche. Si va alla ricerca, insomma, di una boccata di ossigeno per riuscire ad avviare lavori nel capoluogo del Medio Friuli. Un elenco, questo, in cui erroneamente ci è finito proprio l’ex fortino di Rivolto che infatti compare tra gli immobili da alienare nel piano approvato in giunta. «Si tratta solo di un errore che provvederemo a correggere. Il fortino di Rivolto non è più in vendita» conferma l’assessore. Lo era l’anno scorso. Ma l’amministrazione Marchetti ha deciso di puntare sugli edifici storici presenti sul territorio e riscoprirli. Come sta accadendo nel fortino di Beano che, in questi ultimi tre anni, è stato rimesso a nuovo grazie al lavoro degli alpini di Codroipo e delle penne nere del Medio Friuli.
Tra i “tesori” che il Comune vuole valorizzare per riuscire a raccogliere idee e poi, con il successivo reperimento delle risorse necessarie, poter avviare un progetto che consenta di renderli utilizzabili, l’ex polveriera Coseat Brunner, il cui valore complessivo supera i 530 mila euro, la storica villa Ballico in via Zorutti (valore di 236 mila euro) e del suo parco di 1,660 mq da anni in stato di abbandono, l’appartamento per il custode della barchessa villa Kechler e la foresteria, l’ex canonica di Codroipo con una superficie di 736 mq (valore indicativo di 501 mila euro), la caserma dei carabinieri (angolo via Zara e via XXIX Ottobre), la sede A&T 2000 e dell’Inps entrambe in via Balilla.
Tra i nuovi immobili da valorizzare l’amministrazione ha inserito anche la scuola materna di via IV Novembre con l’appartamento annesso, l’ex scuola elementare di Beano di via Villaorba, l’ex scuola elementare di Biauzzo di via Codroipo e infine l’ex mulino “Bosa” per il quale è prevista una ristrutturazione edile e impiantistica. «Qualora andassero a buon fine alcune delle vendite – fa sapere l’amministrazione –, la destinazione dei relativi proventi verrà utilizzata principalmente per la realizzazione di opere pubbliche, come sarà indicato dal piano del prossimo triennio. Per quanto riguarda il ricavato delle locazioni degli alloggi in borgo cavalier Moro, questi andranno in parte a sostenere le spese di gestione degli alloggi e in parte andranno a finanziare spese (correnti e/o capitale) dell’amministrazione». C’è un patrimonio dunque da valorizzare. E da riscoprire.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto