Il Figo moro si afferma nei mercati esteri
Caneva, domani degustazioni e visite alle piantagioni. Prodotti oltre 300 quintali di frutti l’anno

CANEVA. Domani si gusta il “Figo moro” a Villa Frova, assieme al presidente Sandro Mutton e ai rappresentanti del Consorzio di tutela del Figo moro da Caneva. Iniziativa realizzata con l’azienda speciale ConCentro della Camera di commercio, il Comune e l’Ersa. Oltre che dagli appassionati di natura ed enogastronomia, la domenica del Figo moro viene condivisa dall’amministrazione regionale. «In un decennio la produzione del Figo moro da Caneva – sottolinea l’assessore alle risorse agricole Cristiano Shaurli – è diventata un caso emblematico di successo della valorizzazione di un prodotto tipico di alta qualità al quale guardare come esempio anche per la forte aggregazione fra i produttori agricoli. Un’unione che ha determinato la nuova e più efficace organizzazione produttiva per trasformare e vendere il Figo moro». Dai 14 produttori iniziali, afferma Sandro Mutton, «in poco più di un decennio siamo passati agli attuali 50 soci con 2 mila piante in coltivazione e una produzione che si attesta sui 300 quintali annui, che puntiamo presto a raddoppiare».
La giornata del Figo moro, dalle 10.30, trascorrerà fra degustazioni, visite alle piantagioni con il pulmino gratuito e laboratori per i bambini. Tutto per far conoscere il prezioso frutto.
«Sono questi i progetti virtuosi – conclude Shaurli – che la Regione sostiene. Iniziative capaci di creare un valore aggiunto che è la naturale conseguenza del fare squadra per puntare al miglioramento produttivo, guardando costantemente alla qualità e al mercato». Nel frattempo il Consorzio, oltre ad aver raccolto, anche con il gelato al Figo moro, numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, si sta affermando con i suoi prodotti sui mercati tedesco e inglese. Le prelibatezze del consorzio riscuotono sempre maggiori successi anche nella grande distribuzione alimentare del Triveneto e dell’Emilia Romagna.
(s.c.)
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