Il figlio morì a Mestre, parlano i genitori: «State lontani da tutte le droghe»

OSOPPO. «Ragazzi, state lontani dalle droghe». I genitori di Claudio De Simon, il 25enne di Osoppo trovato morto lo scorso 5 dicembre nella zona della stazione di Mestre, Valentino e Sylvie Trombetta, non sanno ancora ufficialmente quali sono le reali cause della morte del figlio, anche si sospetta una overdose.
Nonostante questo, la difficile esperienza vissuta dal giovane con le droghe li spinge a intervenire, lanciando un messaggio ai giovani come Claudio che a volte purtroppo finiscono in cattive strade. «A tutti i ragazzi – parla il padre Valentino – diciamo di non fare stupidaggini.
Ce ne sono molti che muoiono: si inizia con una canna e poi si arriva all’eroina. C’è chi ha la capacità di fermarsi e chi invece no, ma va detto che oggi anche nelle droghe leggere vengono messe sostanze molto pericolose. Claudio stava cercando di uscirne, ma è successo qualcosa che ha impedito quel percorso».
Alcuni giorni prima di quel tragico 5 dicembre, Claudio aveva chiamato suo padre dicendogli che voleva andarsene dalla comunità di San Patrignano dove era entrato ad agosto, a seguito di un percorso di disintossicazione affrontato prima a Modena.
«Vengo verso Udine papà, so dove devo andare»: questo l’ultimo messaggio al padre che poi non lo ha più sentito. Valentino e Sylvie da alcuni anni stavano lottando affinché il figlio vincesse la sua battaglia contro la sua dipendenza dalle droghe: incontri settimanali all’associazione Anglad Fvg che raduna le famiglie impegnate contro le droghe, viaggi al centro gestito da don Davide Larice a Udine, vacanze in Puglia per allontanarlo dalle cattive compagnie, fino a convincerlo, un anno fa, a iniziare un cammino per la disintossicazione. Ce l’avevano quasi fatta: da un anno, Claudio era seguito dai medici e non assumeva più droghe pericolose.
Ora doveva stare un anno a San Patrignano, ma dopo tre mesi il ragazzo non ci voleva più stare: nel suo viaggio verso il Friuli non si sa come e se davvero sia riuscito a comprarsi della droga, anche perché, aveva solo dieci euro in tasca quando era partito dal centro.
«Il problema è – dice Valentino – che oggi ai giovani vengono vendute schifezze riempite di sostanze pericolose anche per pochi soldi. Per questo vogliamo lanciare un messaggio ai tanti ragazzi: non entrate in quel mondo, è molto difficile riuscire ad uscirne». Valentino si rivolge, dopo la sua esperienza che lo ha visto affrontare in prima persona i problemi del figlio, direttamente ai genitori.
«State attenti – dice – e guardate con molta attenzione i vostri figli, anche se è chiaro che non è facile, perché non ci sono risposte. Il disorientamento, il chiudersi nei loro spazi ma anche semplicemente dentro la loro giacca, l’incapacità di guardare in faccia gli altri: sono tanti i segnali che devono metterci in guardia, perché il problema va individuato prima possibile, per evitare gravi conseguenze». È stato fissato il giorno dell’addio a Claudio. I funerali del giovane saranno celebrati martedì, alle 14.30, nella chiesa di Osoppo.
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