Il dramma di Tommaso, morto a 23 anni in un incidente. La mamma: "Ora danza tra le nuvole"

Il figlio di 23 anni morto lunedì in un incidente e la sua grande passione per iol ballo: «Aveva fatto tanti sacrifici per la danza»

UDINE. Domenica la famiglia si era riunita. C’erano tutti, racconta mamma Sandra. C’erano Tommaso e i suoi tre fratelli. «Era stato Tommy a creare il gruppo su Whatsapp per farci sentire ancora più uniti, poi lunedì l’ho salutato e quella è stata l’ultima volta che ho visto mio figlio».

La voce si interrompe, ripensando a quella maledetta sera. A quella corsa in macchina pregando che non fosse successo niente di grave a Tommy. «E invece il mondo mi è crollato addosso». La vita del suo «ragazzo d’oro» Tommaso Michielan si è spezzata per sempre a 23 anni in sella alla moto mentre percorreva la strada che collega Cividale a Moimacco. Mamma Sandra Salamant piange.

Ed è un dolore che spezza il cuore. «Tommaso lunedì era partito dalla palestra ma per arrivare dalla sua fidanzata ha percorso un tragitto diverso da quello che faceva di solito e quella strada me l’ha portato via per sempre».



Lo ricorda bambino già innamorato della danza. E poi adolescente coltivare ogni giorno quella passione. «A scuola faceva ballare anche le bidelle tra una lezione e l’altra, era fatto così, era speciale» aggiunge.

Lei, assieme al marito Paolo, mancato 10 mesi fa, sempre al suo fianco, pronti a sostenerlo passo dopo passo. Lo ricorda sempre così umile, così desideroso di imparare, così fiero dei suoi successi in regione - era diventato vice campione friulano di balli latini - e ai campionati nazionali. Ricorda i sacrifici, quando prendeva il treno che da Udine lo portava in una scuola di danza a Trieste.

«Era felicissimo – dice – e non gli pesava il viaggio o rientrare a casa tardi la sera. Dava sempre il massimo, ma restando con i piedi per terra».



La danza era la sua vita. Ed era orgoglioso di essere diventato un insegnante di ballo caraibico. «Tommaso si era fatto amare da tutti i suoi allievi. Era fantastico. Quando è mancato il suo papà mi è stato tanto vicino dandomi coraggio».

Lo ricorda mentre giocava con il suo cane Edison «che amava alla follia e portava sempre in giro». Lo ricorda mentre si prendeva cura della sua pogona, un rettile australiano «e mi diceva mamma guarda come cresce. Ultimamente non stava bene e martedì se ne è andata per sempre, come se Tommy fosse venuto a prendersela per portarla lassù assieme a lui».

Era così Tommaso. Un ragazzo che sapeva portare felicità nella vita degli altri. «Ti lasciava il segno – dice Sandra – per l’amore che sapeva donare. Era un ragazzo che avrebbe fatto tanta strada perché si impegnava in ogni cosa che faceva, nella danza come nel lavoro, sapeva che cosa era il sacrificio, senza mai montarsi la testa. E poi era così innamorato della sua Jennifer, erano cresciuti insieme, erano una coppia meravigliosa». La data dei funerali di Tommaso non è ancora stata fissata.

Sarà un giorno di dolore per tutti. Per la famiglia, per la fidanzata Jennifer, per i tanti, tantissimi amici, per i colleghi, per gli allievi della scuola di via della Roggia. «Ora balla tra le nuvole» gli scrive che lo conosceva bene. E tutti vogliono immaginarselo lassù, tra un passo e l’altro di danza.
 

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