Il Comune “impacchetta” l’amianto abbandonato nella discarica abusiva

AVIANO
Dopo varie segnalazioni, il Comune, nella campagna sotto Castello di Aviano, ha ottenuto, dai proprietari, la recinzione dell’antico casolare in pietra, ormai da tempo diroccato. Si conta di poter scongiurare così, il continuo abbandono, soprattutto approfittando delle ore notturne, di rifiuti anche pericolosi come l’eternit.
Fatta recintare la costruzione, in parte crollata, il Comune ha già provveduto a far raccogliere in sacchi di nylon, sigillati con il nastro isolante, i resti di molte lastre di eternit, abbandonate da tempo a ridosso del manufatto, mentre diverse onduline in vetroresina sono state incendiate.
La recinzione con vari cartelli di proprietà privata, e altri di zona sorvegliata da telecamere, si spera possa scongiurare il continuo abbandono di rifiuti che avevano trasformato quella parte di territorio agreste in una discarica a cielo aperto. Anche il casolare, ridotto a rudere, privo di recinzione veniva sistematicamente riempito di plastiche, onduline in vetroresina, rifiuti organici. Tutto ciò comportava uno sfregio all’ambiente e alla storia di Aviano.
La costruzione – la “tieda” in dialetto – è un manufatto che risale al 1906, usato per fornire ombra, ristoro e riparo dalle intemperie a mezzadri, braccianti e sottani, nelle brevi soste che intervallavano la fatica giornaliera. La mancata manutenzione dei proprietari, in pochi anni ha trasformato il casolare in un rudere, ricettacolo di rifiuti.
L’amministrazione comunale avrebbe anche la facoltà di chiedere ai proprietari la messa in sicurezza del manufatto che oggi si presenta con l’evidente pericolo di crolli, dopo che ha ceduto una parte consistente del tetto. Quanto all’abbandono dei rifiuti che, oltre al casolare, riguarda anche altri luoghi della pedemontana e della campagna avianese, presso i torrenti e il depuratore di Castello, l’amministrazione comunale potrebbe attivare le fototrappole per ottenere le immagini dei furbetti delle immondizie e multarli con opportune sanzioni. Sta di fatto che ora, come in passato, il comune dovrà rimuovere, da luoghi diversi, vari tipi di immondizie: organiche, in plastica e lastre di eternit come quelle a ridosso del muro esterno della “tieda”, pronte per essere smaltite. —
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