Il Comune acquista la piscina Costo 5 milioni 164 mila euro

MANIAGO. Il Comune acquisterà l’impianto natatorio maniaghese per 5 milioni 164 mila euro, somma pari al saldo residuo dei mutui contratti dalla Maniago nuoto con l’Istituto per il credito sportivo (secondo la perizia di stima l’impianto vale 8 milioni 903 mila euro). L’importo troverà totale copertura con contributi regionali e provinciali, «senza gravare sulle casse municipali – rimarca il sindaco Andrea Carli – già in difficoltà per la progressiva riduzione dei trasferimenti, l’assottigliarsi di entrate che hanno carattere di straordinarietà e perché, nel prossimo biennio, è previsto un impegno per il pagamento di mutui di 2 milioni 800 mila euro annui». L’acquisto della piscina dovrà essere effettuato entro 180 giorni dal primo gennaio.
L’accordo. Dopo un lungo tavolo di concertazione tra esecutivo, rappresentanti della Maniago nuoto e il revisore dei conti del municipio Leonardo Soresi, è stato siglato un accordo che prevede la cessione dell’impianto con continuità di gestione. La procedura sarà avallata nella seduta del consiglio comunale di giovedì. Nello specifico, il municipio provvederà a saldare il residuo dei mutui col contributo della Regione di 2 milioni 400 mila euro, cui si aggiunge la devoluzione di due contributi regionali di 742 mila 100 euro per la ciclovia e di 20 mila euro per 20 anni per la sistemazione della zona del Colvera. Inoltre, la finanziaria regionale ha autorizzato Provincia e Regione a trasferire due contributi, di 30 e 60 mila euro annui per 20 anni, dalla Maniago nuoto al Comune. Il contributo di gestione annuo erogato dal municipio sarà di 25 mila euro (risultato della differenza tra il nuovo contributo assegnato alla società di 45 mila euro e l’affitto incassato di 20 mila), cifra inferiore rispetto al costo sostenuto in precedenza, di 90 mila euro, e a quello erogato dalle amministrazioni di Aviano, Cordenons e San Vito al Tagliamento, proprietarie di impianti natatori. Quanto alle manutenzioni straordinarie, le opere murarie saranno a carico del Comune, mentre attrezzature e impianti saranno a carico del concessionario sino al 2023. Poi, le spese saranno divise a metà.
Le ragioni dell’operazione. Dal 2005 al 2011, la Maniago nuoto ha accumulato perdite per 936 mila 328 euro, 600 mila in più del previsto. Nel 2011, doveva essere raggiunta la parità, ma la perdita è stata di 300 mila euro: gli utili prodotti non riuscivano a reggere gli oneri finanziari e gli ammortamenti dell’immobile. La situazione era nota da tempo all’esecutivo Belgrado (le relazioni annuali del collegio dei revisori parlavano chiaro) ed era stata segnalata anche con una lettera, il 2 aprile 2012, cui però non è stata data risposta formale, tant’è che la società si è rivolta di nuovo al Comune a fine agosto. Le alternative per il municipio erano due: optare per il riequilibrio economico-finanziario del project financing o non intervenire. In quest’ultimo caso, la Maniago nuoto sarebbe fallita e il municipio si sarebbe accollato le rate del mutuo in scadenza senza nemmeno il beneficio della preventiva escussione del debitore principale. Inoltre, la società avrebbe potuto fare causa al Comune perché la situazione di difficoltà era stata segnalata più volte e richiedere un risarcimento danni. A questo quadro si aggiunge l’effetto dirompente di entrare in una procedura fallimentare che avrebbe previsto la chiusura della piscina, la perdita delle quote annuali versate dagli utenti per gli ingressi, il deprezzamento dello stabile e un nuovo bando di gara per riaprire la struttura. «E’ stato un percorso difficile e in diversi momenti intricato – dice il sindaco –, ma siamo soddisfatti perché abbiamo effettuato valutazioni attente, l’iter è stato confortato dal parere della Regione e siamo riusciti a mantenere un impianto fondamentale per i cittadini».
Giulia Sacchi
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