Il Centro di salute mentale ha bisogno di cambiare sede



In cerca di una sede temporanea per il Centro di salute mentale, in attesa che si realizzi quella nuova del Distretto socio-sanitario. La questione riguarda il Csm oggi ubicato in due appartamenti della palazzina di piazza Mercato, struttura che risulta inadeguata per motivi legati alla sicurezza, come dimostrano i fatti avvenuti un anno fa quando alcuni operatori furono vittime di violenze da parte di un paziente del centro.

L’argomento è stato affrontato nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale. Il vicesindaco Luca Toso ha spiegato quello che si sta facendo per salvaguardare il servizio a Tarcento: «La sede attuale – ha spiegato – non risulta idonea per quel servizio e in un primo momento era emersa la volontà da parte dell’azienda sanitaria di chiuderla e trasferirla. Di fronte a ciò abbiamo avuto modo di confrontarci con il commissario dell’Asuiud e con i sindaci della zona per cercare di evitare che questo trasferimento avvenga, dopo aver appurato che gli investimenti già previsti per realizzare il nuovo distretto sono stati confermati nel piano di azione locale aziendale del 22 febbraio».

In un primo momento era emersa la possibilità che la sede del Csm di Tarcento avrebbe potuto essere spostata in altre cittadine sedi di distretti socio-sanitari, quali Gemona o Cividale, ma per l’amministrazione comunale è necessario che quel servizio resti nella cittadina anche perché finora ha garantito circa mille interventi l’anno: sono un centinaio le persone seguite nel paese sul Torre, senza contare gli utenti che provengono dai paesi vicini.

«Il Csm – afferma Toso – è fondamentale a Tarcento, anche perché la sua mancanza andrebbe a gravare ancora di più sui servizi sociali. Abbiamo avuto rassicurazioni sia dal commissario che dagli altri sindaci e per quanto ci riguarda abbiamo avanzato proposte alternative che riguardano da un lato la possibilità di usare alcuni locali presenti nel Pio Cojaniz e altri nell’attuale sede del distretto. Per noi l’importante è trovare una sede temporanea in attesa che sia portato a termine l’ampliamento del distretto». —



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