Il cammino dei “rolling clap” Il diario del viaggio

Secondo giorno di cammino per il gruppo di viandanti Rolling Claps che, partiti il 25 aprile da Tarvisio, il 3 maggio arriveranno a Venezia attraversando tutto il Friuli.

Secondo giorno di cammino per il gruppo di viandanti Rolling Claps che, partiti il 25 aprile da Tarvisio, il 3 maggio arriveranno a Venezia attraversando tutto il Friuli.

Arrivati a Valbruna dal Monte Lussari, sono ripartiti la mattina per Dogna. In totale 29 chilometri, cominciati con la salita in Val Saisera fino al rifugio Grego e al Plan di Spadovai.

La neve ancora presente nella parte alta sconsigliava la salita, che però si è rivelata alla portata dei camminatori, grazie anche alla bella giornata di sole (la pioggia arriverà domani). Dopo una sosta alla Sella di Somdogna, la comitiva si è guadagnata la lunga discesa nella favolosa Val Dogna, fra boschi di pino silvestre, larice e faggio, ellebori spontanei e crocus bianchi e violetti che punteggiavano i prati.

Attraversando paesi minuscoli e gioiello, come Chioutzuquin, che ha mantenuto il suo impianto settecentesco e vanta un edificio servito da ospedale nella Grande Guerra con le pareti affrescate. Peccato che l'ultimo residente, il signor Tranquillo, sia scomparso poco tempo fa e ora le poche decine di abitanti ci vengano solo nel weekend o in vacanza.

Spettacolare, durante il cammino quasi solitario del gruppo dei Rolling Claps nella valle, è stata anche l'apparizione nel cielo di due aquile, che hanno volteggiato per alcuni minuti di fronte al Montasio. Nicola Picogna, guida ambientalista e membro dei Rolling, ha fatto notare sulle cortecce degli alberi le tracce dei numerosi cervi che abitano la zona: sono causate dallo sfregamento delle corna degli animali.

Sul cammino i Rolling sono stati accolti dallo storico delle Alpi Giulie Furio Scrimali che li ha invitati nella sua casa di Costasacchetto per un tè caldo, e salutati dal maestro di alpinismo Claudio "Billy" Ortolan, che è rimasto l'unico abitante (sia pur nei soli fine settimana) dell'altro storico borgo di Chiout.

Mentre sono stati accompagnati sul cammino da Marino dell'ospitale di San Tomaso di Majano e Paolo di Udine, veterano del cammino di Santiago. Dogna e Malborghetto sono due comunità che hanno subito profonde trasformazioni negli ultimi anni. Il Comune di Malborghetto ha ora meno di mille abitanti, mentre prima che si aprissero le frontiere ne contava migliaia, anche per la sua lunga tradizione dei "battiferro", le officine che producevano utensili e oggetti metallici.

"Certo, a noi i confini facevano comodo" ha raccontato il sindaco Alessandro Oman nell'incontro alla Casa Alpina rifugio Julius Kugy dove i Rolling (che da dieci sono diventati undici con l'arrivo da Berlino del siciliano Luca Di Piazza) avevano fatto tappa per la sera. Il rifugio appartiene a una sezione del Cai di Trieste ed è gestito dal pordenonese Lucio Marsonet e dalla moglie Fiorella.

Marsonet per 20 anni ha corso maratone e staffette in mezzo mondo e poi ha deciso di fermarsi qui, fra le foreste secolari della Valcanale. "Ci siamo dati da fare per trasformare la nostra vocazione manifatturiera e commerciale in turistica" ha spiegato il sindaco.

"Abbiamo recuperato oltre 50 stavoli e altri edifici dell'originaria architettura montana. E il Museo di Palazzo Veneziano è un punto di riferimento per la storia e la cultura locale". Tutto vero, ha confermato Anna Lombardi, storica e designer che conosce bene il territorio ed è statat ospite della prima tappa dei Rolling. Molto bello il video realizzato dal Comune sulla storia di Malborghetto, dove convivono la tradizione tedesca, quella slava e quella italiana.

Stesso orgoglio per Dogna, dove il delegato del sindaco Giovanni Taurian ha portato i Rolling a visitare i Museo del Territorio davanti alla grande casa parrocchiale nella quale il gruppo di viandanti ha trovato accoglienza. Nel museo ci sono le impronte del fitosauro, animale preistorico che dimorava in queste terre milioni di anni fa, ma anche testimonianze della Grande Guerra e una collezione di quadri di Fred Pittino, pittore nato a Dogna nel 1906 e scomparso nel 1991.

Peccato che ormai gli abitanti di Dogna siano rimasti poche decine. Con l'aggiunta di altri due membri, la friulana Donatella e il siciliano Massimo, i Rolling Claps si apprestano domenica mattina a intraprendere la strada per Venzone, passando per Chiusaforte, Resiutta e Carnia, percorrendo altri 30 chilometri sulla via di Venezia.

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