Il Caf sbaglia e deve risarcire l’azienda agricola

PORDENONE. Il Centro di assistenza agricola non inserisce il codice della stalla di Pasiano, l’azienda perde circa 5 mila euro di contributi europei. Il Caa chiede comunque il pagamento delle fatture per il lavoro svolto con un decreto ingiuntivo: l’azienda si rivolge al giudice di pace e vince.
I fatti risalgono a qualche anno fa, ma la sentenza è stata depositata nei giorni scorsi. Protagonista della vicenda una azienda agricola di un Comune della bassa pordenonese che si occupa di allevamento di bovini e che possiede una stalla anche a Pasiano.
Proprio la stalla pasianese – locata nel 2008 – è stata al centro della negligenza del Centro di assistenza agricola così come accertato dal giudice di pace Raffaella Garofalo. L’azienda infatti non ha incassato il contributo cui aveva diritto dal Fondo europeo e tramite Agea per i 64 bovini allevati nel 2008, i 38 nel 2009 e i 52 nel 2010 all’interno della stalla di Pasiano per complessivi 4.882 euro. L’azienda – resasi conto di aver perso i contributi – aveva deciso di non pagare le fatture per il lavoro svolto dal Centro di assistenza che di risposta nel 2014 aveva chiesto ed ottenuto dal giudice di pace di Pordenone un decreto ingiuntivo pari a 2.965 euro.
Immediatamente l’azienda aveva risposto per le vie legali: assistita dall’avvocato Adelaide Toffolon aveva presentato opposizione al decreto ingiuntivo e fatto valere le proprie ragioni.
«I Centri hanno la responsabilità della identificazione del produttore e dell’accertamento del titolo di conduzione dell’azienda», ha accertato il giudice nella sentenza, «della corretta immissione dei dati nonché la facoltà di accedere alle banche dati». Secondo il giudice il Centro di assistenza non poteva sbagliare e la firma dell’imprenditore sulla domanda prima dell’invio non è sufficiente a esonerarne la responsabilità.
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