«Il Bennet aperto il 1º maggio Il Comune deve controllare»

Mauro Agricola (Uil): perché nessuno è intervenuto nei centri commerciali a Pasquetta il 25 aprile? «I direttori parlano di sensibilità verso i lavoratori? Ci chiediamo in quale modo viene espressa»
Di Chiara Benotti

SACILE. «Il Comune controlli i centri commerciali e negozi aperti il primo maggio”. Festa dei lavoratori 2017 sacrosanta: Mauro Agricola, sindacalista della Uil-Tucs, ha chiesto la linea dura alla polizia municipale e all’ufficio commercio.

«Il Comune di Sacile e anche quello di Pordenone usino la delega prevista per applicare la legge 4 del 2016: quella che è in vigore dal 1º ottobre sull’obbligo delle chiusure – ha ricordato Agricola –. Il 1º novembre, 25-26 dicembre, primo gennaio, Pasqua, lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1º maggio, 2 giugno e 15 agosto a serrande abbassate».

Niente festa al Bennet-I Salici a Cornadella: il centro commerciale ha annunciato l’apertura non stop 9-20,30 il 1º maggio. «Il Comune di Sacile non ha mandato i controlli a Pasquetta e 25 aprile – ha puntato il dito Agricola –. Perché? Il guanto di velluto nei confronti dei centri commerciali non rispetta la legge: le segnalazioni vanno verificate». La festa dei lavoratori non vale per i dipendenti al Bennet, anche se la galleria ha alzato le serrande di tre bar e un paio di negozi e il supermercato, a Pasquetta e 25 aprile.

«Il salario è minimo per chi sarà di servizio il 1º maggio – hanno anticipato allo sportello Uil-Tucs –. Una decina di euro aggiunti e questi sono gli effetti della “deregulation” e della caduta libera del valore umano del lavoro».

La “deregulation” farà alzare il cartellone "sempre aperto” anche il 1º maggio. «I direttori dei centri commerciali parlano di sensibilità verso i lavoratori? – ha continuato Agricola –. Ma ci chiediamo in che modo viene espressa. Le giornate si misurano in termini di fatturato e basta: abbiamo perso di vista la realtà. Il sindacato è contrario all’apertura del 1º maggio: il Comune di Sacile da che parte sta? La legge indica una posizione precisa». Ragioni del cuore contro le ragioni del portafoglio. «La lotta è tra i supermarket – ha precisato il sindacalista –. La Coop Nordest sarà chiusa e la concorrenza ne approfitta: la festa del Lavoro diventa quindi una boccata d’ossigeno negli incassi del Bennet».

Vetrine spente al Mercatone Uno sulla Pontebbana, che ha fatto dietrofront dopo l’apertura il 25 aprile e alla Coop a San Michele che ha optato per la «scelta etica», dicono in via Peruch.

E molti sacilesi andranno anche fuori porta all’outlet di Noventa di Piave. «La prossima partita sarà quella del 2 giugno – annuncia Agricola –. I sindacati sono pronti a dare battaglia alla grande distribuzione».

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