Il battaglione Ariete resta alla Baldassarre e diventa reggimento

MANIAGO. Da battaglione a reggimento. Sebbene per ora sia un’indiscrezione, che però arriva direttamente dalla capitale, resta il fatto che lo spettro dello scioglimento del battaglione Ariete, di stanza alla caserma Baldassarre di Maniago, appare ormai lontano.
Se già a dicembre la presenza dei soldati in città non pareva più in bilico, tant’è che nell’ultima missione romana il sindaco Andrea Carli aveva ricevuto rassicurazioni sul possibile mantenimento del battaglione, proprio ieri è circolata a Maniago la voce che in ambienti vicini all’esercito è diffusa la notizia della trasformazione dell’unità militare in reggimento. La presenza dei soldati, quindi, potrebbe essere in questo modo implementata, in quanto il reggimento di norma può essere composto da più battaglioni.
Chiari i riflessi sulla città, anche dal punto di vista economico. In attesa dell’ufficialità, si può comunque dire che ciò rappresenterebbe un ottimo risultato della battaglia bipartisan condotta da maggioranza Carli e opposizione.
La questione dello scioglimento del battaglione, che doveva essere accorpato al reggimento di Remanzacco, era stato al centro della visita alla Baldassarre dell’allora ministro della Difesa, Mario Mauro, a settembre 2013, cui avevano preso parte, tra gli altri, il sindaco e i consiglieri di opposizione Marco Tramontina e Nicola Callegari. In base al piano di riorganizzazione delle Forze armate, finalizzato al risparmio, il battaglione avrebbe dovuto essere sciolto entro il 2013.
Ma così non è stato. Carli, assieme ai consiglieri d’opposizione, aveva a più riprese sottolineato come lo scioglimento del reparto non risultasse in sintonia col progetto di contenimento della spesa.
Maggioranza e minoranza avevano messo in evidenza che, se il provvedimento avesse trovato attuazione, il reparto logistico sarebbe stato posto a una distanza maggiore dai reparti della brigata corazzata Ariete (quindi sarebbero stati percorsi molti chilometri in più per ogni esigenza operativa). In secondo luogo, sarebbe stata necessaria una serie di interventi nella caserma di Remanzacco, quando a Maniago sono stati completati i lavori per la ristrutturazione di officine, palazzine, tre capannoni e parcheggio adiacente alla caserma.
Una posizione condivisa dal ministro Roberta Pinotti. Dopo quasi due anni di attesa, sembra che il giorno della svolta sia sempre più vicino.
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