Il 4 novembre cerimonie attorno al Fante

In occasione della festa delle Forze Armate sarà celebrato anche il cinquantennale del monumento
Bumbaca Gorizia 31_10_2016 Monumento al Fante d'Italia via Cadorna © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 31_10_2016 Monumento al Fante d'Italia via Cadorna © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

L’imponente Monumento al Fante d’Italia in via Cadorna, dietro ai Giardini pubblici, sta per finire sotto i riflettori per i suoi cinquant’anni, che si associano all’anniversario della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, il 4 novembre. Venerdì, quindi, attorno alla statua si terranno alcune celebrazioni, seguite dall’inaugurazione di una mostra a tema nell’atrio del municipio, con 25 pannelli fotografici e bozzetti sul monumento, visitabile fino al 18 novembre.

Il 4 novembre 1966 fu una data particolarmente importante per Gorizia, non soltanto per la statua del Fante. All’epoca, per l’inaugurazione intervenne l’allora presidente del Consiglio, Aldo Moro, accompagnato dal ministro alla Difesa Tremelloni e da numerose unità di fanteria. Sfilarono migliaia di bandiere e presenziarono diversi alti gradi dell’esercito.

A ricordarlo, ieri in Comune, sono stati Pasquale Siniscalco, presidente mandamentale dell’Associazione nazionale del Fante, il sindaco Ettore Romoli e il consigliere comunale, Franko Hassek, alla presentazione del programma dei prossimi eventi. Siniscalco ha tracciato una breve cronistoria della gigantesca statua in via Cadorna, alta quasi cinque metri e pesante circa 35 quintali, dedicata a tutti i fanti che hanno combattuto e perso la vita nel corso della quarta guerra d’indipendenza per l’Unità d’Italia.

L’opera è stata realizzata nel 1966 dallo scultore architetto Angelo Balzardi, con il supporto dell’Arsenale esercito di Torino, che all’epoca era all’avanguardia nella tecnica di fusione del bronzo e in quella a “cera persa”, usata per questo monumento. «Ce ne sono tre uguali in Italia – spiega Siniscalco –. Uno sta a Torino ed è stato inaugurato nel 1961, in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, il secondo è quello goriziano e il terzo è stato costruito a Roma nel 1969 alla Scuola di Fanteria».

Venerdì, si comincerà alle 15.20, con l’arrivo ai Giardini della associazioni combattentistiche e d’arma, seguite dalla autorità e dal gonfalone del Comune di Gorizia. Dopo i saluti, alle 15.45 saranno letti i nomi dei goriziani caduti tra il 1914 e il 1918. Poi, gli onori ai caduti, la deposizione di una corona e alle 16 ci si trasferirà nell’atrio comunale, dove sarà presentata la campana Monte san Michele e, alle 16.30, sarà inaugurata la mostra. Seguirà un brindisi. (e.ma.)

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