I voti all’Udinese: Silvestri, Becao, Walace, Deulofeu e Samardzic: un pokerissimo da 7

Davanti a tutti, però, c’è mister Sottil per come ha saputo cambiare mentalità alla squadra. Bene Bijol, Lovric, Pereyra, Udogie, rimandati Ehizibue, Ebosse e Arslan. Beto: gioie e dolori

Quindici giornate di campionato sono già un banco di prova più che sufficiente per stilare i primi voti della stagione. In attesa che il 4 gennaio la serie A riapra i battenti siamo andati a rivisitare la stagione sin qui giocata dai calciatori dell’Udinese e dal proprio allenatore. Andrea Sottil si prende il voto più bello, ma per quasi tutti ci sono voti alti e sufficienze abbondanti. Qualcuno è stato rimandato, ma con ancora 23 partite da giocare c’è tempo per rimediare.

7   SILVESTRI

Si è confermato, per rendimento, uno dei migliori portieri italiani. In più di qualche occasione ha messo la firma sulle vittorie bianconere. Decisive due parate con la Lazio su Felipe Anderson e Milinkovic-Savic. In mezzo a tante buone cose anche un paio di incertezze: la prima, con il Sassuolo sul gol di Frattesi, non ha inciso sul risultato, la seconda, sul gol di Pellegri è costata la sconfitta.

 7   BECAO

Ha segnato il primo gol dell’Udinese in questo campionato a San Siro contro il Milan, ma soprattutto si è confermato il miglior difensore della rosa. Con il nuovo assetto lo si è visto spesso avanzare sulla fascia come conferma l’assist vincente per Beto a Monza e un altro paio non sfruttati dai compagni. Senza di lui il reparto arretrato perde in sicurezza ed efficacia.

 6.5  BIJOL

Ha finito il primo ... trimestre un po’ in calando, ma c’è molto di suo nel momento top dell’Udinese coinciso con le sei vittorie consecutive. Ha saputo riprendersi dagli infortuni con Salernitana e Roma segnando due gol da tre punti contro Inter e Verona.

 6   PEREZ

Con la Salernitana ha commesso una sciocchezza colossale lasciando la squadra in dieci. Con l’Atalanta ha segnato il gol del 2-2, in Coppa Italia contro il Monza si è tolto lo sfizio di una doppietta. Eppure in generale ci si aspettava qualcosa di più da lui.

 6.5   PEREYRA

È partito a manetta. Alla terza giornata Sottil l’ha messo a ricoprire tutta la fascia e lui si è fatto trovare pronto. Con le spalle coperte da Becao ha potuto sprigionare tutto il suo talento dalla metà campo in avanti. Un gol e tanti assist, colpevole sul gol dello Spezia.

 6.5   LOVRIC

Si era intuito fin dal ritiro precampionato che il ragazzo ci sapesse fare. Pur non partendo subito titolare, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante da mezzala quando Pereyra è stato spostato sulla fascia. Due gol (con Roma e Spezia) ma in fase conclusiva può fare meglio.

 7  WALACE

Dopo Gotti e Cioffi anche Sottil gli ha consegnato le chiavi della squadra. Non ruberà l’occhio, ma senza la sua prestanza e la sua capacità di recuperare palloni, la difesa soffrirebbe molto di più.

 6  MAKENGO

In questa squadra è un po’ quello che era Asamoah per Armero nell’Udinese di Guidolin. Rispetto al ghanese, però, deve crescere in personalità, nella gestione del pallone e segnare qualche gol in più.

 6.5   UDOGIE

C’era il rischio che, già venduto al Tottenham, giocasse con il freno a mano tirato. Invece è partito forte. Gol-partita a Monza, con la Roma ha sbloccato il risultato, assist a Deulofeu con il Toro. Poi, prima dell’infortunio una leggera flessione.

 6.5  BETO

Con sei gol è il capocannoniere della squadra, eppure negli occhi restano quegli errori dal punto di vista tecnico che spesso hanno condizionato lo sviluppo del gioco. L’ultima mezz’ora con il Sassuolo il suo momento migliore.

 7   DEULOFEU

Si sarebbe preso un voto più alto senza quegli errori davanti alla porta con Torino e Cremonese che sono costati almeno tre punti. Rispetto allo scorso anno meno freddo sotto porta e più ispirato come assistman. Con l’Inter la sua gara top.

 6   NUYTINCK

Il 2022 lo ha visto declassato sia dal ruolo di titolare che da quello di capitano. Con la linea della difesa alta fa fatica, ancor di più se viene spostato sul centro-sinistra. Sufficienza di stima.

 5   EBOSSE

Aveva sorpreso tutti per l’autorità dimostrata contro la Roma quando aveva preso il posto di Bijol piazzandosi sul centro-sinistra. Poi ha infilato una serie di errori con Sassuolo, Atalanta e Lecce. Quando gioca sulla fascia tende ad accentrarsi invece che puntare la linea di fondo campo.

 SV   MASINA

Aveva saputo riprendersi subito dal brutto avvio con il Milan, quando, peraltro, aveva trovato il gol. Poi ecco il maledetto infortunio al ginocchio con la Fiorentina.

 5   EHIZIBUE

Ci si aspettava qualcosa di più da uno giocatore che arrivava dalla Bundesliga. Paradossalmente non è andato così male nella fase di non possesso mentre ha inciso troppo poco in fase di spinta. Non può essere lui il sostituto di Molina.

 5   ARSLAN

Il gol con l’Inter è stato un momento esaltante per lui e per tutta la squadra, ma poi? Il solito tran tran e un nervosismo sempre eccessivo in campo.

7   SAMARDZIC

Con tre gol è il secondo goleador della squadra. Più decisivo come arma tattica a gara in corso di quando ha giocato dall’inizio. Deve crescere nella fase di non possesso per fare la mezzala.

 SV   JAJALO

Impiegato con il contagocce. È di fatto l’alternativa a Walace con il quale può giocare assieme in una mediana a quattro.

6.5   SUCCESS

Fa l’attaccante e a livello di gol siamo ancora a quota zero. Però è evidente quanto risulti utile quando contro avversari chiusi riesca a far salire la squadra.

 SV   NESTOROVSKI

Minutaggio troppo basso per essere giudicato. Però a Monza ha dato l’assist a Udogie e a Napoli ha segnato il gol del 3-1.

 SV   PADELLI

Impiegato solo in Coppa Italia.

 SV   PIANA

Quello di terzo portiere è un ruolo ingrato.

 SV   EBOSELE

Troppo acerbo per la serie A. Ha molto da lavorare, ma l’età è dalla sua parte.

 SV   PAFUNDI

Tante presenze in panchina, zero minuti.

7.5   SOTTIL

L’allenatore si merita il voto più alto per l’impatto che ha avuto sull’Udinese. Incredibile come abbia cambiato faccia a questa squadra dalla gara di Coppa Italia con la FeralpiSalò (5 agosto) alla gara di campionato con la Roma (4 settembre). Ha azzeccato spesso i cambi e il momento in cui farli. Può e deve pretendere maggiore cattiveria dalla squadra in fase di finalizzazione: mica si deve arrivare con il pallone in porta...

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