I vigili del fuoco a Sacile, nuovo servizio con 16 volontari

SACILE. I vigili del fuoco hanno aperto, ieri, il distaccamento a Sacile. «Un’esigenza oggettiva, quella di dare sicurezza continuativa al territorio»: a testimoniarlo gli oltre 160 interventi a Sacile in 120 giorni effettuati dai pompieri.
Doriano Minisini comandante provinciale del corpo ha tagliato il nastro della sede temporanea condivisa con la protezione civile, in via Bandida, presenti Roberto Maroni (governatore della Lombardia ed ex ministro dell’Interno al tempo dell’autorizzazione per gli organici), il sindaco di Sacile, Roberto Ceraolo, la vicesindaco Vannia Gava, il coordinatore della protezione civile Ezio Manfè e il collega regionale Giuseppe Ballardin. La benedizione è stata di don Antonio, parroco a San Giovanni del Tempio.
L’appello. «Abbiamo dato vita al distaccamento con i volontari – ha spiegato il comandante Minisini – Chiediamo un aiuto “politico” per potenziare il presidio». Quello che serve è un servizio permanente h24 di pompieri permanenti: 24 volontari non possono garantirlo.
L’ex ministro dell’Interno ha risposto: «Ci daremo da fare. Ma la Regione Friuli Venezia Giulia si metta una mano sul cuore e una sul portafoglio». Nel 2012 erano state autorizzate 24 unità per la caserma sacilese: erano arrivate a Pordenone, successivamente 18 sono state trasferite perché non c’era la caserma. Il distaccamento ha ottenuto sulla carta i mezzi: aps, autobotte, campagnola, gommoni, attrezzatura di pronto intervento.
La sede. Il nuovo distaccamento è una sede condivisa, in cui i volontari della protezione civile hanno ampliato i locali per fare spazio ai pompieri.
«L’apertura del distaccamento è una priorità – aveva evidenziato a suo tempo Vannia Gava – Ci batteremo perché Sacile possa ottenere una struttura definitiva come hanno Maniago e San Vito al Tagliamento». La sede provvisoria anticipa il cantiere di quella definitiva: nell’ex caserma. Via Bandida è il “distretto della sicurezza” a Sacile e nella Pedemontana.
«L’organico deciso dal ministero dell’Interno aveva assegnato 24 vigili permanenti formati e coordinati da capisquadra esperti nel 2012 – ha ricordato Gava – Il distaccamento con i pompieri volontari è una soluzione provvisoria».
Il personale. I primi sedici vigili del fuoco volontari sono stati formati nel 2015. Saranno affiancati da quattro capisquadra e quattro autisti permanenti nei turni. Un gruppo misto, quindi, dove l’età media dei volontari è di circa 26 anni.
Nel garage della protezione civile è stato trovato lo spazio per i mezzi di soccorso come l’Eurocity, gli impianti tecnici sono nella parte riattata.
Gli “angeli custodi” della sicurezza si attivano con una chiamata al 115 e l’area di intervento comprende Fontanafredda, Caneva, Polcenigo, Budoia, Aviano, Brugnera, Tamai e Sacile. I volontari sono pagati in base al numero degli interventi effettuati.
La turnazione dei volontari a Natale, Pasqua e festivi è un altro punto di debolezza. I lavori nella sede temporanea hanno impegnato, nel 2015, delle risorse extra del Comune di Sacile per la stanza di trasmissione, i bagni e lo spazio mensa.
La sede provvisoria funziona come una sorta di salvagente: per non perdere l’autorizzazione al distaccamento definitivo.
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