I ripescati del bonus bebè: assegni anche ai nati nel 2014

UDINE. È più “magro” della versione originaria del “bonus bebè”, vale infatti solo 600 euro contro i mille, ma è comunque un sostegno per quelle famiglie che, sfortunatamente, hanno avuto un figlio nel 2014, anno in cui la misura specifica è stata abolita dalla Regione Fvg, e quella nazionale era ancora in divenire. E così per i piccini nati nel 2014, non c’era stata alcuna “dote”.
L’assessore regionale alla Salute, alle Politiche sociali e alla Famiglia, Maria Sandra Telesca, che in verità si era assunta un impegno con le mamme dei bimbi nati nel 2014, ha verificato la possibilità di dare risposte alle famiglie che hanno avuto un bimbo nel 2014 e che non hanno usufruito del "bonus bebè" abrogato nello stesso anno perché ritenuto prioritario finanziare i servizi alle famiglie, e soprattutto dopo aver accertato che il bonus una tantum riconosciuto alle famiglie che avevano fino a 30 mila euro di Isee, non aveva favorito l'incremento delle nascite.
«Considerato tuttavia che esistono residui 2015 rispetto alle richieste dei benefici di Carta Famiglia - ha considerato l’assessore - è stato proposto alla giunta di prendere in considerazione i nati nel 2014 che non hanno potuto usufruire dell'abrogato beneficio "bonus bebè" e che non potranno neppure rientrare nella nuova misura nazionale che decorre dal 2015».
Nel ribadire la convinzione della giunta regionale sulla necessità di dare priorità ai servizi alle mamme e papà rispetto a un “assegno una tantum”, «si è preso tuttavia atto - prosegue l’assessore Telesca - che vi sono famiglie a basso reddito che contavano su questa quota e avevano presentato richiesta».
La giunta ha quindi previsto una misura compensativa per i nati 2014 ma solo nelle famiglie che hanno un Isee inferiore a 15 mila euro.
«In questo modo - conclude Telesca - si intende rimuovere la discriminazione nei confronti di coloro che avevano un’aspettativa sulla misura regionale e non possono rientrare in altre misure».
La cifra è modesta: si tratta di 600 euro per circa 2.800 bimbi nati nel 2014 in famiglie a basso reddito.
E chi ha avuto un figlio quest’anno? Può contare sul bonus bebè nazionale, un sussidio di 80 euro al mese riconosciuto alle famiglie che avranno un figlio tra quest’anno e il 2018, e che presenteranno domanda. Non tutti, però, ne avranno diritto ma solo chi rispetta determinati requisiti di reddito.
Il sussidio andrà infatti alle famiglie con un Isee inferiore a 25 mila euro, siano esse composte da cittadini italiani, che di uno stato membro della Ue che agli extracomunitari purchè con regolare permesso di soggiorno. L’importo del bonus è pari a 960 euro l’anno, ripartiti in 12 rate mensili di 80 euro ciascuna.
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