I redditi in consiglio Ribetti, Giannelli e Tomasello sono i “paperoni”
Quando si dice par condicio. Sono i professionisti, ancora una volta, a dominare la classifica dei “paperoni” del consiglio comunale di Pordenone. I redditi 2019 – le voci riportate indicano il complessivo lordo – sono per la gran parte pubblicati sul sito internet del Comune, come vuole la norma sulla trasparenza. Il termine di scadenza per la trasmissione era metà dicembre, mentre gli uffici avevano tempo fino alla fine dell’anno per la pubblicazione.
Il podio, sotto il profilo dell’appartenenza politica, è quanto mai trasversale. Al primo posto, infatti, si piazza il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Ribetti, con 167.992 mila euro. Al secondo posto il consigliere Franco Giannelli (130.912 euro) di Pordenone popolare – formalmente consigliere di minoranza, ma nella sostanza allineato con le posizioni della maggioranza – e al terzo posto l’esponente del Pd Fausto Tomasello, con 110.382 euro. Al quarto posto si piazza (con 99.581 euro) il consigliere dei Cittadini Piero Colussi, che ha rassegnato le dimissioni qualche giorno fa.
Gli avvocati dominano la classifica e non solo sul podio. Tra le donne spicca l’avvocato Monica Pilot (Fratelli d’Italia), con 82.154 euro.
Dando un occhio alla giunta, il sindaco rimane stabile con 75.780 euro, mentre il primo della classifica è l’assessore al commercio e alla sicurezza Emanuele Loperfido (con 97.913 euro). Stabili i redditi degli altri assessori, mentre non figura il reddito 2019 dell’assessore alla cultura Pietro Tropeano, che è un medico. «C’è stato un banale errore nella trasmissione dei documenti – spiega – per cui il dato è arrivato con alcuni giorni di ritardo».
Tra i redditi che non compaiono sul sito anche quelli di Mario Bianchini (Il Fiume) e Marco Salvador (Pn 1291). Nel caso di Salvador non compare nemmeno il reddito 2018. «Ho inviato puntualmente la comunicazione il 13 dicembre – riferisce Salvador – non conosco la ragione per cui non sia stata fatta la pubblicazione». C’è poi chi entra in classica dopo aver assunto il ruolo di consigliere regionale – è il caso del capogruppo della Lega Simone Polesello, la cui principale attività prima del maggio 2018 era quella di studente universitario – e chi varia posizione. Da primo a metà classifica il consigliere comunale di Forza Italia Mauro Tavella, mentre passa dalle ultime posizioni a metà classifica il consigliere di Pordenone cambia (la lista del sindaco), Pier Andrea Parigi.
Difficile poi confrontare i redditi dei dipendenti con quelli dei liberi professionisti, che hanno regimi fiscali diversi. Per quanto riguarda invece il confronto di genere, si può dire che tra le donne che siedono in consiglio ci sono sia dipendenti e professioniste, sia donne che non hanno un impiego ma all’impegno in famiglia hanno associato la passione politica.
E di passione bisogna parlare quando si tratta di consiglieri comunali perché, se i consiglieri regionali godono di un reddito importante, specie se paragonato a quello di molti sindaci, i consiglieri comunali percepiscono dei gettoni di presenza per le sedute del consiglio (104 euro lordi) o delle commissioni (55,64 euro). Se poi i consiglieri sono anche assessori, vale solo l’indennità di giunta (che è calcolata per legge in base alla popolazione del Comune). Nel caso di Pordenone, l’indennità lorda del sindaco è di 6.315 euro, quella degli assessori varia dai 3031 euro lordi, per chi è a tempo pieno o libero professionista, ai 2021 di chi è impiegato part-time o è in pensione. —
M.Mi.
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