I premiati: il nostro gesto è un atto di fede nell’umanità

«Il Friuli senza i donatori non sarebbe lo stesso». A sottolinearlo ieri sono stati alcuni dei donatori cui sono state consegnate le benemerenze. Come il vicequestore aggiunto Stefano Pigani cui è...

«Il Friuli senza i donatori non sarebbe lo stesso». A sottolinearlo ieri sono stati alcuni dei donatori cui sono state consegnate le benemerenze. Come il vicequestore aggiunto Stefano Pigani cui è andata la Goccia d’oro, che viene assegnata a chi ha effettuato cento donazioni. Pigani si è fatto interprete del legittimo orgoglio per un riconoscimento che è frutto della trasmissione di ideali ricevuti in ambito familiare e sociale e ha voluto rendere omaggio «alle migliaia di persone che in 58 anni hanno reso grande l’Afds. Donare – ha spiegato – è credere nell’umanità, e senso di appartenenza associativa di cui siamo fieri e convinti». Sandra Piazza, a nome di chi ha ricevuto la Targa d’argento con Pellicano d’oro per le 75 donazioni, ha definito il dono «come espressione di virtù civiche» evidenziando il valore aggiunto della condivisione di questo gesto attraverso un’azione che alimenta «la collaborazione, non di rado l’amicizia e il senso di appartenenza».

A nome dei soci che hanno ritirato il Distintivo d’oro (assegnato dopo 50 donazioni) ha parlato Sandro Campisi che ha definito il dono «espressione dei valori di una società civile e un atto di responsabilità nei confronti di un’umanità che soffre».

A fare gli onori di casa sono state Emanuela Cuccaroni e Germana Bruni, rappresentanti rispettivamente di Udine Ovest e Udine Est. Cuccaroni ha ricordato l’impegno costante nella diffusione della cultura del dono e dei valori umani che servono a educare i giovani alla solidarietà. Bruni ha rappresentato la realtà udinese, formata da quartieri e frazioni diversificate dal punto di vista anagrafico, etnico e culturale eppure accomunato nella solidarietà che non conosce differenza «perché – ha spiegato –nasce dal cuore e il cuore udinese è grande, batte forte, tanto da coinvolgere i giovani». —

A.C.

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