I Naturalisti: un bosco nel centro città contro l’inquinamento

C.b.

sacile

Aria “sporca” a Sacile con 37 sforamenti di polveri sottili Pm10 nel 2021 e l’Associazione naturalisti ha presentato in Comune il progetto del bosco urbano. «La città nel 2021 ha presentato la situazione polveri sottili peggiore di tutto il Fvg – dice Mario Fregoli, presidente dei naturalisti –. Risente molto del traffico, rilevato dagli ossidi di azoto e per questo abbiamo presentato al Comune il progetto del bosco».

Discussione aperta sul progetto che crea un bosco urbano da San Odorico al centro città: un polmone verde per rigenerare l’aria. «L’obiettivo è completare la rinaturalizzazione del contesto ambientale del rio Paisa, cosi da realizzare un corpo boschivo di quasi 35 ettari – scrive Fregoli nel dossier –. Partendo da est si incunea nel centro urbano sull’asse del corso d’acqua. Una volta sviluppato, con la sua ubicazione nella direzione prevalente del vento, il bosco proteggerà la città dagli inquinanti in genere e in particolare da quelli del traffico veicolare».

Il bosco crescerà con alberi autoctoni nell’area tra il centro e la Gronda est, dove dal 2023-2024 si sposterà gran parte del traffico che attraversa la città. «Si tratta dell’area a forma trapezoidale che ha come base la tratta ferroviaria Sacile-Pordenone – indicano i naturalisti –. Si divarica dalla ferrovia Sacile-Maniago, chiusa dall’argine del Paisa e della Gronda est».—



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