I massoni sbarcano a San Floriano

Arriva la Gran Loggia del Triveneto. Il maestro Arzon: «Nulla di esoterico, solo un momento conviviale»
ANTEPRIMA UDINE 11 MAGGIO 2002 SEDE MASSONERIA TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA
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SAN FLORIANO. I vertici della massoneria triveneta si danno appuntamento in provincia di Gorizia. Saranno le antiche stanze del castello Formentini, a San Floriano del Collio, a ospitare sabato una delegazione formata da una cinquantina di rappresentanti delle sei emanazioni locali della Gran Loggia Regolare d’Italia disseminate tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Nella nostra regione, la GLRI ha sede a Gorizia, Trieste e Udine, mentre in Veneto conta adepti a Venezia e Verona. La loggia goriziana, denominata “Pro Hominis Dignitate”, è la numero 229 in Italia e si riunisce due volte al mese proprio a San Floriano del Collio. Le logge trivenete più antiche sono la “Prometeo” di Trieste, settantaduesima in Italia, e “Amore e Psiche” di Venezia, centodecima. La Gran Loggia Regolare d’Italia, detta anche “degli antichi liberi e accettati muratori d’Italia”, venne fondata a Roma il 17 aprile 1993, da una costola che si staccò dal Grande Oriente d’Italia, guidata dall’allora gran maestro Giuliano Di Bernardo.


L’attribuzione dell’aggettivo “regolare” si deve al fatto che la loggia non si occupa di politica né di religione e, condizione ancor più importante, non intende entrare in conflitto con le realtà religiose presenti sul proprio territorio di competenza. Caratteristiche che nel tempo sono valse alla loggia l’appellativo di “massoneria politicamente corretta”, affibbiato già nel 2004 dai ricercatori dell’istituto Eurispes.


Ad oggi, la GLRI risulta essere la terza associazione massonica italiana per numero di iscritti, dopo il GOI e la loggia degli Alam, ma è l’unica ad aver ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte della United Grand Lodge of England, la loggia “Madre del Mondo”, stella polare per tutte le logge di tipo inglese della massoneria mondiale. Tale riconoscimento venne inizialmente conferito anche al Grande Oriente già nel 1972, ma fu ritirato nel 1993, divenendo sostanzialmente una caratteristica esclusiva della Gran Loggia Regolare. L’incontro in programma sabato nella proprietà della famiglia Formentini sarà tecnicamente una “Gran Loggia Regionale del Triveneto”, una sorta di tavola rotonda a porte chiuse durante la quale i vertici delle logge avranno l’occasione di fare il punto sulle iniziative promosse durante il 2017 e di fissare alcuni obiettivi per l’anno venturo. Al vertice, secondo fonti vicine alla GLRI, sarebbe attesa la presenza del gran maestro nazionale, Fabio Venzi.


I dettagli del programma non sono stati rivelati, ma qualche elemento in più viene fornito dal gran maestro regionale, Lucio Arzon. «Negli incontri come quello di sabato non c’è nulla di esoterico né di rituale – spiega – si tratta di momenti di condivisione che convochiamo spesso per coordinare al meglio l’aspetto organizzativo e societario della Gran Loggia del Triveneto. In queste occasioni ci fa piacere girare il territorio e stavolta la scelta è ricaduta su Gorizia».


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