I magnifici quindici alla festa dei diplomi al liceo Vendramini

Eccellenze sul podio della festa dei diplomi 2011, ieri nel liceo paritario Vendramini: 15 ragazzi della quinta A sono stati applauditi da 300 amici, famiglie, ex-studenti, professori. Per loro, parata di autorità (il presidente della Provincia Alessandro Ciriani, ex studente al Vendramini, il sindaco Claudio Pedrotti e alcuni assessori) e la benedizione del vescovo di Pordenone Giuseppe Pellegrini. «Carissimi giovani, auguri e complimenti – ha detto il presule, affiancato da monsignor Danelon con don Biasi e monsignor Quaia -. Le scuole paritarie della nostra diocesi sono una presenza viva e fondamentale, per creare, come ha indicato papa Benedetto XVI, alleanze educative».
I magnifici 15 sugli scudi del diploma sono Giulia Valdi (100 centesimi), Davide Bianco Momesso, Davide Bomben, Marika Cesaro, Alice De Val, Vanessa Rebecca Gasparini, Luca Greatti, Emily Mascherin, Melissa Morabito, Francesca Piccin, Thea Sacilotto, Valentina Todeschini, Martina Valent, Lucia Venuti, Agnese Zanus Fortes. «Siamo una scuola che ha un legame profondo con il territorio – ha sottolineato la preside Alda Perale -. Il trend delle iscrizioni è in crescita, con 554 studenti di cui 231 sono pendolari da fuori città. Il primo appuntamento di scuola aperta per orientare alle iscrizioni 2012-2013, sarà il 19 e 20 novembre».
Il liceo scientifico all’ombra del campanile del duomo è un tassello dell’istituto verticale che ha aule nelle primarie e secondarie di primo grado. Il Dna comune della comunità educante è la pedagogia cristiana. «Il nostro liceo sperimentale – ha sottolineato Perale – offre nell’opzione ambiente e nell’opzione salute i percorsi formativi potenziati da stage», per esempio al Cro di Aviano e all’Azienda sanitaria di Pordenone. Poi i partner formativi del Vendramini sono farmacisti, veterinari, il Wwf, le erboristerie e gli atenei veneti e friulani. «Buona strada a tutti – è stato l’augurio di monsignor Basilio Danelon -, come dicono gli scout e buona fortuna».
Chiara Benotti
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