I lupi avvistati a Lestans «Di sicuro una coppia»

SEQUALS. «Erano due lupi e la femmina sembra in allattamento». Sono i lupi che Massimo Cescutti ha incrociato e fotografato alle 7.30 di mattina sulla strada che da Lestans va a Sequals e in Pedemontana si è scatenato l’allarmismo. Allevatori allertati (in giugno in zona Lestans sono state sbranate delle pecore) e ambientalisti pronti a difendere l’ecosistema e nuovi inquilini. In giugno a Lestans sono state sbranate delle pecore. Che fare? La psicosi è collettiva sulla rete web e nel passaparola tra vicini di casa a Lestans, Sequals e dintorni.
«La caccia al lupo fu bandita in Italia solo nel 1971, dopo decenni di lotta senza sosta – ha ricordato l’ambientalista Roberto Pavan –. Il modello di sviluppo economico ha favorito l’abbandono delle campagne con il rilascio voluto dalle associazione venatorie di cinghiali e caprioli: quindi si sono moltiplicate le prede del lupo. Il predatore, libero dalla caccia è aumentato di numero ed è migrato anche in zone a valle dove non c’erano predatori».
Il lupo è tornato anche nelle zone del Cansiglio e gli avvistamenti aumentano nel Friuli occidentale: magari fugaci, ma la presenza sembra costante. Il lupo è il nuovo incubo nella montagna e pedemontana pordenonese. A Lestans, infatti, ha colpito vicino al cementificio di Usago di Travesio-Lestans un mese fa: il lupo si è introdotto all’interno di una recinzione fissa e ha risolto il problema alimentare saltando il recinto alto oltre un metro e attaccando tre pecore.
«Si spingono vicino ai centri abitati anche canidi che vengono scambiati per lupi: per esempio a Claut – ha segnalato Livio Leschiutta –. La gente si è impaurita, forse era uno sciacallo dorato». —
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