I lavori di manutenzione al macchinario, poi l'incidente: così è morto Alessandro, schiacciato a 24 anni dalla pressa

Aveva 24 anni Alessandro Alessandrini, l’operaio che ha perso la vita mentre lavorava in un prosciuttificio di San Daniele. Allo stabilimento Principe, al 222 di via Venezia, l’allarme è scattato dopo le 8 quando i colleghi lo hanno trovato intrappolato in una pressa usata per il confezionamento dei prodotti sottovuoto. È il secondo infortunio mortale in pochi giorni in Friuli: venerdì un 30enne è stato travolto e ucciso da un muletto nella zona dell’interporto di Pordenone.
Alessandro Alessandrini, originario di Bari e residente da anni a Osoppo, è purtroppo deceduto all’istante e l’arrivo tempestivo degli infermieri e del medico del 118 assieme ai vigili del fuoco di Gemona e Spilimbergo è stato vano, così come gli sforzi fatti dai compagni di reparto. Il ragazzo era stato assunto dall’azienda da circa quattro anni. Il referto medico-legale parla di traumi da schiacciamento al capo e alle braccia. Ma tutti gli altri aspetti sono ancora da chiarire, in particolare il motivo per il quale il macchinario si è improvvisamente azionato mentre il giovane stava effettuando lavori di manutenzione. I carabinieri di San Daniele – guidati dal comandante Alfredo Scudeler – hanno effettuato un sopralluogo con gli ispettori dell’Azienda sanitaria. Saranno poi questi ultimi a trasmettere tutti gli atti alla Procura. Nel frattempo è stato informato dell’accaduto il sostituto procuratore Luca Olivotto.
Il pm ha disposto il sequestro della pressa, l’ispezione cadaverica esterna e la successiva autopsia in forma garantita, ossia consentendo a all’eventuale indagato (o indagati) di nominare un proprio consulente. «Questo significa che il fascicolo aperto sul caso per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, aggravato dall’eventuale violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro – ha dichiarato il procuratore capo Antonio De Nicolo –, sarà iscritto a nome di qualcuno che, al momento, non abbiamo ancora individuato. Per farlo, attendiamo di esaminare l’informativa che ci sarà inviata dalla polizia giudiziaria e che ci permetterà di capire qualcosa di più sulla dinamica dei fatti».
L’azienda, come hanno sottolineato i sindacati, sta attraversando una delicata fase di transizione. Il presidente del Consiglio d’amministrazione delle tre società operative del gruppo (Principe, King’s e Sia.mo.ci) Piero Galbiati si è recato nella sede di via Venezia e ha voluto far arrivare le condoglianze alla famiglia del giovane attraverso i colleghi e i rappresentati sindacali che ha incontrato. «Lavorava con noi da più di quattro anni – ha spiegato Galbiati –, non lo conoscevo personalmente, ma da quello che mi hanno detto era una persona fattiva e capace». Fuori dallo stabilimento sandanielese i colleghi, sconvolti dal dolore, non hanno voluto commentare l’accaduto. C’è chi scuote la testa e chi, poi al telefono, è riuscito a pronunciare solo qualche parola tra le lacrime. A Osoppo tutto il paese si è stretto intorno ai familiari.
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