I giovani cardiologi «Potenziare mezzi e reti territoriali»



Disco verde alla sostituzione della valvola aortica senza bisturi: nuove tecnologie come la Tavi e il valore aggiunto del fattore umano nella cura in ospedale a Pordenone: è questo il “mantra” della nuova generazione di cardiologi in corsia.

Giovani medici in primo piano, ieri mattina nel Centro studi a Pordenone, nella “Giornata del cuore 2019” e la sottotraccia del convegno dell’associazione “Amici del cuore” è stata il conto alla rovescia sulla futura riforma della sanità regionale 2020.

«Facciamo il punto sul ricambio generazionale dei cardiologi a Pordenone – ha aperto i lavori Renato Battiston, vertice storico degli “Amici del cuore” –. L’evoluzione della cardiologia vista dalla nuova generazione di professionisti dà la parola a Marco Alberto Mojoli, Rosa Pecoraro, Arianna Gardin e Rita Belfiore, con la regia del primario facente funzioni Daniela Pavan e dei colleghi Antonio Gabrielli, Gian Luigi Nicolosi».

La sfida è quella dell’approccio “sartoriale” per curare i malati, con il turnover delle pensioni che si attesta al 20% dell’organico nel dipartimento di cardiologia, cioè cinque nuovi cardiologi al Santa Maria degli Angeli a Pordenone e due a San Vito al Tagliamento.

«Tre i fattori da potenziare nel momento di transizione che vive la sanità a Pordenone in vista della riforma e del trasferimento nel nuovo ospedale in cantiere – ha continuato Battiston –: macchinari medicali, impianti all’avanguardia e risorse umane. Bisogna potenziare le reti territoriali, a partire dalla medicina generale». Il commissario straordinario dell’Ass5 Eugenio Possamai ha rassicurato sull’impegno a recuperare risorse in Regione e attrezzature per dare risposte ai bisogni sanitari locali. «È un momento di transizione – ha sottolineato Pietro Tropeano, assessore comunale in città e dirigente medico –. Completato il nuovo ospedale, andrà attrezzato con macchinari e professionalità adeguate».

«Il futuro dell’organizzazione sanitaria sul territorio farà leva sui medici di medicina generale – ha incalzato Battiston con Nicolosi –. È importante la messa in rete delle funzioni ospedaliere con il territorio». È tanto il lavoro da incardinare nel calendario 2020: e a proposito gli “Amici del cuore” ne doneranno 1.800 copie a 40 scuole, con la firma di Ugo Furlan. —



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