I fan di Vasco in coda per ore, ma i biglietti erano solo on line

UDINE. Alle sette meno dieci Andrea è già lì. Il primo a mettersi in fila davanti all'Angolo della Musica in via Aquileia. Mancano ancora due ore all’apertura del negozio. Ma non vuole rischiare, il biglietto per la data zero di Vasco a Lignano deve essere suo. Rimarrà deluso.
E come lui tutte le altre persone in attesa. Già perché i biglietti per il concerto del Blasco – in programma sabato 18 giugno allo stadio Teghil – non sono stati messi in vendita nei negozi autorizzati. Da Ticketone l’ordine è perentorio: i biglietti si trovano solo online.
Non ci vogliono credere i fan. Non ci vuol credere Cinzia Basso, 45 anni, di Basiliano. Il suo primo concerto l’ha visto al palasport Carnera, era il 1987. Da allora ha seguito il Komandante un po’ ovunque con un gruppo di quindici amici.
«Siamo stati a Roma, a Bologna – racconta – e adesso che ritorna in Friuli a pochi chilometri da casa non mi permettono di vederlo? Dai è assurdo. Non è giusto che mettano in vendita i biglietti solo online, e chi non ha internet o una carta di credito non ha il diritto di vedersi un concerto?».
Stefania ha 25 anni, è di Udine, e Vasco l’ha visto già cinque volte. Esce dal negozio scuotendo la testa. «Ma quindi davvero non si trovano biglietti? – chiede –, ho provato a collegarmi su internet ma dopo cinque minuti mi dava già tutto esaurito. Non posso pensare che Vasco venga a Lignano e di non riuscire a vederlo».
Sono delusi e arrabbiati i fan. Per oltre tre ore attendono. Confidano in qualche novità. Telefonano, aspettano, c’è chi prova a collegarsi sul sito di Ticketone. Ma inutilmente. Sul web i biglietti non compaiono. E non compariranno per tutta la giornata. Per il momento non se ne trovano più e la protesta dilaga. Impensabile che nei negozi non si possano acquistare.
«E pensare che una volta prima della corsa al biglietto – racconta Moreno Micoli dell'Angolo della Musica – si faceva colazione tutti insieme con caffè e brioche. Ed era bello perché si stringevano amicizie, si creava già l’atmosfera del concerto invece adesso è tutto cambiato». Già altri tempi.
«Te lo conquistavi il biglietto – dice una signora – e tornavi a casa felice. Invece adesso non c’è più nulla ed è un vero peccato. Io volevo portare al concerto la mia nipotina, la terza generazione della famiglia ma a questo punto non so se ce la farò».
Già, sospira Moreno: «vuoi mettere, allora si faceva combriccola». Altra storia, altra magia ora perduta. Al suo posto il frenetico cliccare sul web. I fan se ne vanno a mani vuote. In sottofondo c’è la musica di Vasco. «Ce la farò – assicura Andrea che ancora non si è arreso – mia moglie ha visto Vasco 15 volte e non posso deluderla proprio questa volta».
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