I due nuovi medici di base apriranno lo studio al Distretto

cordenons. I due nuovi medici in arrivo a Cordenons hanno scelto, entrambi, di aprire i loro studi al Distretto urbano di via del Makò, nel poliambulatorio di medicina generale.

Il dottor Antonio Bigai, medico all’Usl di Ferrara residente in città, e il dottor Mattia Lucchetta di San Vito, medico che ha prevalentemente lavorato all’Aas2 Bassa Friulana-Isontina, aumenteranno la squadra dei medici che già operano nella struttura e che sono Mariangela Bosa, Gino Cancian e Bruno Ponga. Di questa associazione di medici di base fa parte anche il dottor Giovanni Bertoli, l’unico ad avere l’ambulatorio all’esterno del Distretto.

Bigai e Lucchetta a Cordenons prenderanno il posto del dottor Gianni Segalla, andato in pensione a fine giugno e il cui ambulatorio si trovava all’interno dello stesso poliamblatorio, e il posto lasciato libero dopo la prematura scomparsa, a fine dello scorso anno, della dottoressa Sandra Bertoli che faceva parte dell’altra associazione di medici della città. Il poliambulatorio, avviato nel 2016 con quattro medici, dal nuovo anno ne conterà quindi cinque arrivando a regime.

«Il dottor Lucchetta – dice il direttore del Distretto del Noncello, Mauro Marin – aprirà lo studio a gennaio, Bigai invece a inizio febbraio. Gli ambulatori per loro sono già pronti».

L’appello ai pazienti che vogliano cambiare medico è di non fare le corse, «questa volta la disposnibilità di posti c’è ed è di potenziali 1500 pazienti per ciascuno dei due nuovi medici». E intanto significativo che Bigai e Lucchetta abbiano entrambi scelto il poliambulatorio, anziché aprire l’attività in uno studio staccato in città. “Non si tratta solamente di una questione di convenienza economica – osserva Marin – ma di avere avere scelto un centro di assistenza primaria che a tuttoggi rimane un unicum in regione, perché consente una stretta interazione tra medici di base operanti nel poliambulatorio e tra questi e i medici specialistici che operano al piano terra del Distretto a beneficio dell’assistenza al paziente».

Con Bigai e Lucchetta il bacino di pazienti del poliambulatorio salirà a 7.500 persone, senza contare quanti accedono ai servizi specialistici. Ritorna in auge quindi la questione di una linea dell’autobus che serva il Distretto a vantaggio soprattutto della popolazione anziana. La fermata più vicina, della linea 5, è in via Sclavons e dista qualche centinaia di metri. La richiesta fu avanzata, all’ufficio trasporti dell’ex Provincia e oggi in capo alla Regione, già dall’ex sindaco Mario Ongaro. Era stata poi riproposta da Delle Vedove. Ma ancora nulla. «Ciò che l’amministrazione può fare – dice il sindaco – ovvero chiedere, l’ha fatto: le valutazioni sulla fattibilità di introdurre una nuova linea o deviare la linea esistente non sono purtroppo di competenza del Comune». —

Mi.Bi.

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