I “Claps furlans” a Flaipano costruirono 22 alloggi antisismici

Quarant'anni dopo il terremoto 1976: l'associazione di friulano ha solo il nome perché i volontari che nel maggio 1976 la costituirono sono tutti lombardi

MONTENARS. “Claps furlans” di friulano hanno solo il nome perché i volontari che nel maggio 1976 costituirono l’associazione sono tutti lombardi.

Arrivarono a Montenars quasi per caso e nella frazione di Flaipano costruirono, in tempo da record, 22 alloggi in muratura per i terremotati rimasti senza casa. Anche questa è una storia che merita di essere raccontata.

«Il 7 maggio 1976 tutto il mondo si mobilitava per il Friuli. Mi telefonò un mio cliente e mi chiese se ero disponibile a organizzare un cantiere con un gruppo di studenti dell’istituto Zaccaria di Milano che voleva, a tutti i costi, aiutare i friulani» racconta l’architetto Carlo Meda, lasciando trapelare lo stesso entusiasmo che lo accompagnò allora.

Il 2 giugno partirono. «Fu uno shock pazzesco, era pieno di macerie e ad Artegna la strada, senza volere, ci mandò a Montenars. Qui incontrammo Agostino Pontelli e Rina Luccardi ai quali chiedemmo di indicarci un paese isolato per garantire una certa sicurezza ai ragazzi» continua Meda rivelando la risposta degli amministratori: «”Andiamo in un paese dove non verrà mai nessuno” e ci accompagnarono a Flaipano».

La frazione a tre chilometri da Montenars. «Tornati a Milano costituimmo l’associazione che denominammo “Claps furlans”, a significare pietra su pietra». Una fonderia riprodusse il marchio in una piastrella che l’associazione regalerò per promuovere la raccolta fondi.

I soldi arrivarono dall’Italia e dall’estero. Il 5 aprile, da Milano, partì il primo camion carico di materiali edili. «La cosa peggiore era la strada franata in più punti» insiste l’architetto ricordando la pioggia insistente che rendeva difficile la vita in tenda.

Il cantiere ospitava 50 ragazzi che ruotavano a turno, ma l’entusiasmo era tale che alcuni fecero anche tre turni. Coordinati da padre Cesare Brenna, gli studenti prestarono assistenza anche nelle tendopoli.

Si creò un legame così stretto con la gente del luogo che ancora oggi a Montenars parlano dei Claps furlans come di un qualcosa di innato. L’8 agosto posarono la prima pietra per la costruzione di nove palazzine e un totale di 22 appartamenti.

Gli alloggi antisismici furono consegnati alle famiglie il 30 ottobre 1977 assieme alla chiesetta di San Giovanni di Bosco, sopra Flaipano.

Tra i finanziatori dell’intervento lo stesso istituto Zaccaria, il salumificio Molteni, le industrie del mobile, l’associazione degli industriali e gli agenti di cambio. «Avevamo - ammette Meda - parecchio denaro».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto