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Una giornata di pattuglia: viaggio con i Carabinieri tra le strade della Destra Tagliamento

Giulia Soligon

Una segnalazione a Corva fa scattare il dispositivo di controllo coordinato: 20 pattuglie, elicottero e drone in azione. A bordo di una gazzella, il reportage di una sera di prevenzione e inseguimenti

Due individui con le torce in mano si stanno allontanando per i campi. Via Boscat, Corva. La segnalazione delle 18.06 fa scattare le gazzelle dei Carabinieri, già operative sul territorio come previsto dal servizio di controllo coordinato, attivo da ottobre. Lampeggianti accesi e sirene attivate. Le marce scalano velocemente, in un attimo i giri del motore salgono. Non c’è traffico che tenga: le auto si spostano, fanno largo.

Dal primo intervento alle ultime verifiche: il racconto di una sera in pattuglia con i carabinieri

In pochi minuti si arriva all’incrocio tra le vie Alfieri e Monsignore Fioravante Indri a Corva, a poche centinaia di metri dal luogo della segnalazione, dove è già arrivata una pattuglia della stazione di Azzano Decimo. La luce blu delle gazzelle e il suono delle sirene potrebbero aver fatto sentire braccati i due malintenzionati, costringendoli a dileguarsi velocemente e a rinunciare ai propositi criminali.

L'elicottero dei carabinieri

La partenza

Comincia così il servizio di pattuglia che ieri sera abbiamo seguito in tempo reale, salendo a bordo di una delle gazzelle dell’Arma. A guidarci il comandante del reparto operativo Claudio De Leporini. Oltre alla macchina di servizio su cui ci troviamo, sono dislocate sull’intero territorio della Destra Tagliamento 20 pattuglie, con 40 uomini. Il collegamento è costante anche con i comandi dei territori confinanti con la provincia di Pordenone.

Forze non solo da terra, ma anche dal cielo, con l’elicottero del nucleo di Belluno e un drone comandato da personale abilitato e specializzato.

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Ore 18: appuntamento alla Caserma

Alle 18 siamo davanti alla caserma del comando provinciale dei Carabinieri di Pordenone, arriva la segnalazione e si parte. La prima meta è dunque Corva. L’attività non passa inosservata alla gente del posto: c’è chi osserva dalle finestre e chi scrive sui social. La direzione dei fari modulabili dell’auto di servizio illumina l’oscurità dei campi, penetrando tra il fogliame degli alberi.

Ogni via è passata al setaccio, anche quella più defilata. Il buio della sera fa sembrare il territorio molto più profondo e insidioso. La perlustrazione si estende nelle aree attigue fino a spingersi verso Tiezzo di Azzano Decimo, un’area particolarmente frequentata dai ladri nell’ultimo periodo.

 

«Questa è una delle zone più colpite dal fenomeno dei furti in abitazione. Le più a rischio sono quelle dove ci sono facili vie di fuga. La viabilità influisce sulla commissione dei reati» spiega De Leporini. L’attività diventa anche un’occasione per riflettere sulla prevenzione: «Riscontriamo spesso cancelli e cancelletti spalancati, portelloni dei garage aperti. Sono aiuti che vengono dati ai malintenzionati e che si possono tranquillamente evitare».

Controlli dei carabinieri dopo un furto
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Ore 19: il rientro verso Pordenone

Un’ora dopo il primo intervento, alle 19, la gazzella su cui viaggiamo sfreccia verso Pravisdomini. Seguono pattuglie dell’aliquota operativa e del nucleo investigativo. Un’auto ha ignorato l’alt, scappando a forte velocità. Inseguita, è stata bloccata e il conducente straniero sanzionato per le infrazioni stradali commesse. Restano in corso ulteriori accertamenti.

Durante il rientro verso Pordenone, l’attenzione si concentra sulle procedure operative in caso di furto in atto, quando le possibilità di catturare i ladri aumentano. «Chi gestisce il dispositivo, quindi dalla centrale, deve inviare le macchine più vicine senza sguarnire eccessivamente il territorio e garantendo sempre la sicurezza degli operatori, soprattutto quando non sappiamo in quanti siano» spiega ancora il comandante.

Ore 20

Alle 20 il servizio si chiude con il rientro in caserma. «È un bilancio positivo» conclude Claudio De Leporini, «non abbiamo registrato nessun furto in abitazione nel territorio che abbiamo vigilato». Non è però escluso che alcuni tentativi o colpi andati a segno possano emergere nelle ore successive, al rientro dei proprietari nelle abitazioni.

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