I bambini colorano le pietre e lasciano un pensiero per il quartiere: ecco i sassi gentili che commuovono Godia e Beivars

I bambini del quartiere dipingono frasi sui sassi e li lasciano in strada. L’iniziativa della presidente dell’associazione elementare Mazzini
Alcuni dei sassi dei bambini di Godia e Beivars
Alcuni dei sassi dei bambini di Godia e Beivars

UDINE. Chi semina gentilezza… raccoglie sorrisi. L’idea era quella di far comunicare tra loro i bambini del quartiere con dei “pensierini” scritti o dipinti su sassi, disseminati lungo le vie o fuori le abitazioni dei compagni. Un modo inedito e creativo per tenersi in contatto durante il lock down scolastico. Ma le piccole opere d’arte sono state notate dagli adulti, che ne hanno colto la poesia e apprezzato l’intento. E così centinaia di pietre “gentili” sono finite in altrettante case di Godia e Beivars.

Ieri una cittadina ha voluto ringraziare gli anonimi autori dei “kindness rock” sul gruppo Facebook di “Sei di Udine se”. Si è quindi scoperto che a far partire l’iniziativa in Friuli (negli Usa non è una novità) è stata una mamma di Godia, Romina Bertolutti, presidente dell’associazione Genitori della scuola elementare Mazzini.

Prima ha coinvolto i suoi tre figli, che hanno creato almeno un centinaio di sassolini colorati, poi l’attività ludica si è estesa ai bambini dell’intero quartiere.

«In un momento come questo, in cui tutti abbiamo bisogno di conforto e di un pensiero gentile, è un modo per far sentire più vicini i nostri figli, in attesa che possano rivedersi a scuola. Con una frase su una pietra comunicano e si mantengono in collegamento». I “pensieri gentili” sono andati a ruba tra i grandi: «Non avevo colto questa necessità degli adulti – osserva Romina –, è una coccola, una piccola consolazione anche per noi».

«Trovo stupenda questa iniziativa – scrive Luca, l’autore del post –. Piccoli messaggi di positività e allegria in un periodo così difficile fanno bene all’anima e scaldano il cuore». «Ne ho trovato uno all’inizio del vecchio ponte di Salt e mi si è aperto il cuore», commenta Rosapina. «Trovato oggi vicino alla scuola! Grazie mille all’artista, ci ha rallegrato la serata. Ora la sua opera vivrà nel nostro giardino«, scrive un’altra mamma.

I sassi dipinti con frasi e parole gentili (“Happy”, “Smile”, “Indossa un sorriso: sta bene con tutto”) continueranno ad essere distribuiti nel quartiere per tutto il tempo in cui si permarrà in zona rossa, naturalmente con il limite di spostamento dei 500 metri dalla propria abitazione, come previsto dalla normativa. Alla fine, quelli recuperati potrebbero decorare l’aiuola della scuola Mazzini.

«Quando passeggiate nel nostro quartiere – invita Bertolutti – cercate i nostri “pensieri” per voi. Potete raccoglierli, fotografarli, condividerli, crearne voi stessi alcuni da abbandonare qua o là, così possiamo trovarne anche noi». Il “kindness rock” più bello che Romina ha voluto conservare è quello della sua primogenita, che recita: “Seminiamo bellezza”.

E chissà che i sassi gentili non conquistino anche altri quartieri della città, bisognosi di bellezza e di poesia. 

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