I baci gay? «Un segno della civiltà friulana»
Presentati i manifesti da domani affissi in città. «La gente saprà accogliere questi gesti d’amore»
Prosciutto crudo, due calici di vino e una bottiglia di cabernet-sauvignon, un pezzo di Montasio su un tagliere e una candela accesa. E le coppie omosessuali che si baciano, sulla bocca.
“Civiltà prodotto tipico friulano”, lo slogan.
Eccoli i manifesti delle polemiche che da domani e per 10 giorni saranno affissi nelle strade di Pordenone e Udine, i Comuni che hanno dato il patrocinio all’iniziativa per la giornata mondiale contro l’omofobia. Soddisfatta dunque la curiosità di chi voleva vedere le fotografie, resta incandescente il dibattito.
I due uomini, Giacomo e Stefano, immortalati nell’immagine dal fotografo Euro Rotelli, sono una coppia, da 14 anni, anche nella vita reale, condotta a Spilimbergo. Le due ragazze, Lisa e Yvette, invece, sono semplicemente delle amiche: le loro partner non sono riuscite a vincere la ritrosia e a mettersi in posa.
«Noi ci abbiamo messo la faccia – ha detto il presidente di Arcigay Daniele Brosolo durante la presentazione, avvenuta ieri mattina a Udine alla libreria Feltrinelli in una sala gremitissima – e siamo certi che il primo dei prodotti tipici friulani, la civiltà della sua gente, saprà accogliere con dignità e comprensione questo gesto d’amore».
Il vicepresidente dell’Arcigay Giacomo Deperu osserva: «Ci sono state polemiche preventive per un bacio che, come tutti possono accertare, è solamente un gesto d’affetto. Noi ci esponiamo per trasmettere un messaggio positivo agli adolescenti, che magari hanno paura a dichiararsi gay.
Vogliamo dire loro che è possibile vivere la propria affettività alla luce del sole. Noi riteniamo che chi è omofobo non può essere friulano. Non pensiamo vi sia dell’esibizionismo in queste immagini, anche se questa esposizione comunque ci costa, non è stata una passeggiata». Deperu ha parlato anche delle critiche giunte dalla Chiesa, nella giornata in cui anche il vescovo di Concordia Pordenone, Ovidio Poletto, è intervenuto sul caso criticando il Comune di Pordenone per la concessione del patrocinio.
«La Chiesa? – ha chiesto Deperu –. Mi stupisce che abbia energie da dedicare a noi, con tutti i problemi interni che, in questo momento, si ritrova a dover affrontare. Invitiamo gli uomini e le donne di Chiesa ad avvicinarsi a noi, li aiuteremo a sconfiggere l’omofobia». Ma come potrà essere accolta, da domani in avanti, questa campagna con i baci gay dalla gente comune, dall’uomo della strada?
«Lo scandalo è nell’occhio di chi guarda – ha aggiunto Deperu –. Noi già facciamo dibattiti nelle scuole, i ragazzi di tanti istituti ci conoscono, chi chiedono di tutto. Ho avuto segnali di appoggio da parte della cittadinanza. Non credo che succederanno atti di intolleranza, anche se possiamo metterli nel conto».
Infine una curiosità: i manifesti, parola degli organizzatori, approderanno anche a Friuli doc, proprio per l’abbinamento, che si è voluto provare, con i prodotti tipici enogastronomici della piccola Patria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video