I 60 anni d’amore dei coniugi Lovisa e le loro passioni: barbatelle e calcio

la storia
Alle “radici” del Pordenone calcio, la squadra che si accinge a disputare il terzo campionato consecutivo di serie B, non c’è solo il presidente Mauro Lovisa, che prese in mano la società 14 anni fa. Alla base dei recenti successi della squadra c’è una coppia che ha il Pordenone nel cuore. Sono i genitori del massimo dirigente: Atanasio Lovisa e la moglie Mirella Leon, pronti a festeggiare oggi un traguardo che vale una... promozione, i 60 anni di matrimonio.
Si sono sposati nel 1961 a Rauscedo, nella chiesetta dell’asilo. Atanasio (80 anni) è nato il 13 marzo 1941, Mirella (79) il 3 maggio 1942. Vicini di casa, sempre nella frazione di San Giorgio della Richinvelda. Lui, un “vulcano” di idee e sempre presente ancora oggi in azienda, è presidente della Vitis Rauscedo, cooperativa che ha fondato (e sempre guidato) nel 1985 con alcuni colleghi vivaisti, leader mondiale nella produzione di barbatelle. Lei come il marito onnipresente in ditta, con grandi capacità operative, di organizzazione ed equilibrio.
Atanasio – corsi e ricorsi storici – ha giocato nelle giovanili del Pordenone, come difensore (a 16 anni), alla fine degli anni 50. Allora la squadra senior militava in serie C. Ha giocato poi in diverse società del Friuli occidentale, chiudendo la carriera come allenatore nel suo paese d’origine. Un amore, quello per il calcio, che “esercitava” anche come tifoso della Grande Inter di Helenio Herrera.
La coppia ha quattro figli, Paolo, Antonella, Mauro – che a differenza del papà giocava centravanti – e Alfio. Atanasio e Mirella sono diventati nonni giovani, prima dei 40 anni: hanno sette nipoti e sono due volte bisnonni. «A loro – dicono in coro i figli – facciamo le congratulazioni e diciamo un semplice, grande grazie di cuore per tutto. Sono ogni giorno un bellissimo esempio di vita. Una coppia... da serie A». —
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