Hotel e casette con 80 posti letto Sì al progetto alla Piana dell’Angelo
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A Tarvisio arriveranno altri 80 posti letto, dislocati sulla Piana dell’Angelo a Camporosso. Sono quelli garantiti dalla variante 74 al Piano urbanistico, appena adottata in consiglio comunale.
Un primo via libera, prima della successiva approvazione, non senza momenti di tensione: ad accendere gli animi un emendamento presentato da Franco Baritussio e Isabella Ronsini di Fratelli d’Italia-Vivi Tarvisio. «Avevamo ipotizzato una modifica con l’obiettivo di proporre un modello di sviluppo ricettivo più congruo e caratteristico, meno impattante, già presente nel Piano regolatore ed esistente nell’area di Boscoverde», spiega Baritussio.
Una parte della maggioranza, però, ha bocciato l’idea, preferendo uscire dall’aula per far saltare la votazione sull’emendamento. La votazione è poi proseguita normalmente e la variante è stata adottata con il voto contrario di Sandra Treu (Rilanciamo Tarvisio) e le astensioni di Baritussio e Ronsini. La misura urbanistica prevede la variazione dall’attuale zona G3ap (ambiti delle piste da discesa) in due distinte zone sulla piana: una di 3. 325 metri cubi, con destinazione ricettiva turistico-residenziale, e l’altra da 1. 425 metri cubi dedicata a residenze turistiche uni-bifamiliari. La variante è stata proposta nel 2016 da Stefano Mazzolini, imprenditore e già proprietario del ristorante Al Vecchio Skilift, nelle cui vicinanze sorgeranno le nuove strutture. È prevista la creazione di un aparthotel, complesso di 8 casette a 4 stelle per 60 posti letto complessivi, con annessa area wellness dedicata ai clienti. Sarà recuperato anche uno stavolo vicino al ristorante di Mazzolini. Nell’area turistico-residenziale, invece, saranno edificate tre case a un piano fuori terra più sottotetto per ulteriori 20 posti letto che andranno a potenziare la ricettività di Tarvisio e della Valcanale. «L’emendamento di Baritussio e Ronsini avrebbe raddoppiato i cubi e abbiamo deciso di non accoglierlo – evidenzia Igino Cimenti, vicesindaco e assessore all’Urbanistica –. Siamo soddisfatti per l’adozione della variante: l’amministrazione comunale punta ad aumentare i posti letto e se un privato propone un’iniziativa che può dare risvolti positivi per il futuro è giusto assecondarlo».
Felice, ma in parte contrariato per la lungaggine dell’iter, Stefano Mazzolini. La variante 74 nasce già dalla richiesta formulata il 30 giugno 2016 e il 27 settembre dello stesso anno la giunta comunale di allora aveva deliberato con un atto di indirizzo. «Sono passati quasi 6 anni, un privato di fuori se ne sarebbe già andato – allarga le braccia Mazzolini –. Oggi i materiali costano il 40% in più. Ringrazio l’amministrazione attuale che ha mandato in porto l’iter. È fondamentale creare nuovi posti letto, a Tarvisio come negli altri poli montani ne mancano almeno 3.000. Io voglio ancora investire sul mio territorio e lo faccio per i miei nipoti, che credono nello sviluppo della valle e della montagna». —
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