Honsell: no al taglio degli alberi. Michelini: ne pianteremo 823

UDINE. «Aver abbattuto gli alberi del parco Avon in piazzetta Belloni è un fatto gravissimo».
L’affondo arriva dall’ex sindaco Furio Honsell che ha voluto precisare le decisioni prese dalla sua giunta. «Dopo un difficile negoziato con la ditta nel 2017 fu ottenuto grazie anche all’azione dell’architetto Mario Barel, allora consigliere, e di altri membri della giunta di allora di tutelare gli alberi della piazzetta. Così – assicura il consigliere regionale di Open-sinistra Fvg – riportava il permesso a costruire. Veniva concesso solamente di eliminare alcune fronde di uno di questi che compromettevano la sicurezza di alcune impalcature. Veniva invece concesso lo spazio del giardino di Palazzo Morpurgo. Non a caso la ditta non ha toccato gli alberi fino a lavori esterni sull’edificio ultimati.
Il percorso e la rampa per i disabili dovevano essere realizzati al posto dei gradini allora presenti nel raccordo di dislivello, quindi non sul verde, ma sulla parte in pietra». Ecco perché, secondo Honsell, «è assoluta responsabilità dell’attuale giunta presente, che peraltro si è già dimostrata non molto sensibile agli alberi, l’aver permesso questa grave distruzione del patrimonio ambientale di questa città».
Una critica che il vicesindaco con delega al Verde pubblico, Loris Michelini, ha respinto al mittente ricordando che entro il 2023 per ogni albero abbattuto ne saranno piantumati tre. Non solo. «Entro primavera – dice – è prevista la messa a dimora di 823 alberi. Rispetto a chi ci ha preceduto abbiamo aumentato i fondi e siamo riusciti ad avere un saldo positivo tra abbattimenti, che vengono fatti solo quando sono inevitabili, e nuove piantumazioni».
Non è la prima volta che il taglio di alcuni alberi (in piazzetta Belloni sono stati abbattuti un faggio e due cedri mentre gli altri 15 sono rimasti al loro posto) scatena la protesta dell’opposizione. A far discutere è stato la manutenzione sul colle effettuato dall’impresa “Molaro Giordano Utilizzazioni boschive” che è intervenuta su 32 alberi: alcuni sono stati tagliati (compreso il cedro monumentale che era malato), altri potati, altri ancora spostati al parco del Cormôr.
Prima ancora si era levato un coro di proteste per il taglio di decine gli alberi lungo le rogge udinesi e in particolare in via Marsala, via dello Scalo Vecchio, vicino a via delle Ferriere, via dei Molini in prossimità della ciminiera, via Veneto nel tratto dalla rotonda di piazzale del Commercio fino a via Treviso, via Nodari e all’interno del vivaio comunale. L’ultima protesta invece era scoppiata per l’abbattimento delle quattro magnolie di via dei Rizzani motivato dal fatto che i marciapiedi erano stati danneggiati. —
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